Titolo:
Contributi a fondo perduto a sostegno delle MPMI localizzate nei distretti del commercio.
Obiettivi
La Regione Campania, al fine di fronteggiare gli effetti negativi dei provvedimenti legati all’emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del virus COVID-19, ha adottato diverse misure di sostegno sul territorio regionale. Con Delibera di Giunta Regionale n. 544 del 30/11/2021, ha previsto un intervento di ristoro in forma di contributo a fondo perduto una tantum per far fronte alle esigenze finanziarie delle MPMI localizzate nell’ambito dei Distretti del commercio di cui alla DGR n. 387/2021 utilizzando il Fondo “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19”.
Beneficiari
I soggetti che possono presentare domanda sono le micro, piccole e medie imprese, collocate all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio formalmente riconosciuto e iscritto nel rispettivo elenco della Regione Campania alla data di pubblicazione dell’Avviso, che esercitano attività di commercio al dettaglio identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007: 47.19, 47.30, 47.43, tutte le attività dei gruppi 47.5, e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.
Ambiti territoriali dei distretti del commercio
I sottoelencati distretti del commercio presentano ambiti territoriali non coincidenti con la delimitazione territoriale dei comuni di riferimento.
N. |
Denominazione Distretto |
Comune |
1 |
– DUC Decumano 61 |
Trentola Ducenta |
2 |
– DUC La via dei Caracciolo |
Avellino |
3 |
– DUC Le vie del Centro |
Avellino |
4 |
– DUC Acerra |
Acerra |
5 |
– DUC Il distretto delle streghe |
Benevento |
6 |
– DUC Nola |
Nola |
7 |
– DUC Giugliano Liternum |
Giugliano |
8 |
– DUC Distretto dello shopping e del divertimento di Fuorigrotta |
Napoli |
9 |
– DUC La via del mare. |
Napoli |
Per tali distretti, sarà necessario verificare preliminarmente l’inclusione dell’impresa nella rispettiva aerea, consultando la cartografia. Per i restanti distretti, gli ambiti territoriali sono coincidenti con la delimitazione territoriale dei comuni di riferimento.
Condizione di ammissibilità e ambito di applicazione
Le imprese al momento della presentazione della domanda, devono possedere i seguenti requisiti di ammissibilità:
– Essere MPMI così come definite dall’allegato I del Reg. (UE) n. 651/2014 e smi;
– Disporre di una unità locale, a far data almeno dal 1° gennaio 2019, collocata all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio formalmente riconosciuto e iscritto nel rispettivo elenco della Regione Campania alla data di pubblicazione dell’Avviso de quo sul BURC;
– Svolgere attività di commercio al dettaglio dal 1° gennaio 2019 identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007: 47.19, 47.30, 47.43, tutte le attività dei gruppi 47.5, e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77. 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99;
– Essere regolarmente costituita, iscritta e “attiva” nel Registro Imprese istituito presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio alla data del 01.01.2019 ed alla data di presentazione della domanda per una delle attività di cui sopra;
– Aver subito una riduzione del fatturato nel 2020 rispetto all’annualità 2019, nella percentuale minima del:
– del 15% per le imprese il cui valore della produzione oscilla da euro 0,00 a euro 250.000,00;
– 20% per le imprese il cui valore della produzione oscilla da euro 250.000,01 a euro 1.000.000,00;
– 25% per le imprese il cui valore della produzione oscilla da euro 1.000.000,01 fino a euro 5.000.000,00;
– 30% per le imprese il cui valore della produzione va oltre euro 5.000.000,01;
– Non essere già in difficoltà al 31/12/2019, come da definizione stabilita dall’Art. 2, punto 18, del regolamento (UE) N. 651/2014 della Commissione, del 17/06/2014 e smi, fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti di Stato;
– Possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione, nel senso che nei confronti del sottoscritto non sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2 del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 e ss.mm.e ii., o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione di cui agli art. 94 e 95 del D.Lgs. n. 36/2023;
– Non essere destinatari di atti di sospensione, né di revoca delle autorizzazioni previste per l’esercizio delle attività dalla normativa vigente alla data di pubblicazione del presente Avviso;
– Trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposta a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
– Rispettare la normativa vigente in merito alla tracciabilità dei flussi finanziari;
– Essere in regola con la normativa antimafia, in particolare attestare la non sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto previste dall’art. 67 del D. Lgs. 159/2011 e s.m.e i. o di un tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 84, comma 4, del medesimo decreto;
– Non essere stato destinatario, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione del presente Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per:
– Violazione del divieto di distrazione dei beni;
– Violazione dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Campania;
– Accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che nel caso di indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro.
– Non essere stato condannato con sentenza passata in giudicato o non essere stato destinatario di decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 c.p.p., per i reati previsti dall’art.94 del D. Lgs. n.36/2023.
Contributo concedibile
La misura, attuata attraverso procedura automatica ex Art. 4 del D. Lgs. 123/1998, consiste in un contributo una tantum, a titolo di ristoro e senza vincolo di rendicontazione, nella misura massima della variazione in diminuzione dei ricavi subita nell’annualità 2020 rispetto all’annualità 2019.
Misura del contributo e cumulabilità
Il contributo non è quantificabile prima della chiusura del bando in quanto al fine di calcolare il contributo spettante a ciascun soggetto saranno considerate tutte le domande formalmente ammissibili che saranno distinte in quattro gruppi sulla base del valore della produzione:
– da euro 0,00 a euro 250.000,00;
– da euro 250.000,01 a euro 1.000.000,00;
– da euro 1.000.000,01 a euro 5.000.000,00;
– oltre euro 5.000.000,01.
Ciascuna impresa ha diritto ad un solo contributo.
Data la natura dell’aiuto (ovvero ristoro per la riduzione di fatturato/corrispettivi) il contributo concesso non potrà in ogni caso superare (congiuntamente ad eventuali altri contributi ottenuti per la medesima finalità anche da altre Amministrazioni Pubbliche) l’entità della riduzione del fatturato/corrispettivi registrata nel periodo di osservazione (2019-2020).
Nello specifico per quantificare l’ammontare delle agevolazioni spettanti ai singoli beneficiari, si calcolerà, in ciascun gruppo, la variazione in diminuzione complessiva del fatturato tra le annualità 2020 e il 2019. Saranno considerati ammissibili tutti i soggetti che avranno subito una variazione in diminuzione di almeno il:
– 15% di fatturato per le imprese il cui valore della produzione oscilla da euro 0,00 a euro 250.000,00;
– 20% di fatturato per le imprese il cui valore della produzione oscilla da euro 250.000,01 a euro 1.000.000,00;
– 25% di fatturato per le imprese il cui valore della produzione oscilla da euro 1.000.000,01 a euro 5.000.000,00;
– 30% di fatturato per le imprese il cui valore della produzione va oltre euro 5.000.000,01.
Le risorse finanziarie destinate all’intervento agevolativo sono ripartite tra i soggetti aventi diritto, riconoscendo a ciascuno dei predetti soggetti un importo determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare annuo dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2020 e l’ammontare annuo dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019, come segue:
– 60% per le imprese con valore della produzione da euro 0,00 a euro 250.000,00;
– 50% per le imprese con valore della produzione da euro 250.000,01 a euro 1.000.000,00;
– 40% per le imprese con valore della produzione oscilla da euro 1.000.000,01 a euro 5.000.000,00
– 30% pe le imprese con valore della produzione oltre euro 5.000.000,01.
Qualora la dotazione finanziaria destinata all’intervento non dovesse essere sufficiente a soddisfare le richieste di agevolazioni di tutte le istanze ammissibili si provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo, sulla base delle risorse finanziarie disponibili e del numero di istanze pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.
Modalità di presentazione della domanda: Consultare l’Art. 10 dell’Avviso.
Scadenza: 10 gennaio 2024
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
Altri simili: