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Azione B: Sostegno a investimenti nelle aziende zootecniche bufaline.

Titolo:

Azione B: Sostegno a investimenti nelle aziende zootecniche bufaline.

Obiettivi

La tipologia di intervento 4.1.1Azione B è destinata esclusivamente alle aziende zootecniche bufaline della Regione Campania e risponde all’esigenza di un’adeguata ristrutturazione e ammodernamento delle aziende, nonché di riorganizzazione dei processi produttivi.

Con l’attivazione dell’Azione B, in particolare, si intende promuovere e sostenere:

– L’affermazione di una agricoltura forte, giovane e competitiva, propensa alla innovazione, favorendo i processi di ricambio generazionale qualificato;

– La riduzione delle debolezze strutturali delle aziende bufaline, stimolando la competitività, lo sviluppo e la migliore organizzazione della filiera produttiva, la realizzazione di progetti compatibili con le possibilità di spesa delle aziende;

– La riduzione dell’impatto ambientale dell’allevamento bufalino;

– Il miglioramento del benessere animale, della biosicurezza e della qualità delle produzioni.

La presente tipologia di intervento contribuisce direttamente al perseguimento della Priorità 2: “potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste“, e della Focus Area 2A): “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività”.

Descrizione degli interventi

Sono ammissibili esclusivamente i seguenti interventi:

– Costruzione o miglioramento di beni immobili;

– Acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e impianti;

– Programmi informatici, brevetti e licenze.

La tipologia di intervento prevede la concessione di aiuti finanziari per la realizzazione di un piano di investimenti (costruzione o miglioramento di beni immobili, acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, programmi informatici, brevetti e licenze) coerente con un progetto di sviluppo finalizzato al miglioramento/realizzazione delle strutture produttive aziendali, all’ammodernamento/completamento della dotazione tecnologica e al risparmio energetico.

Beneficiari

Agricoltori singoli e associati che conducono imprese zootecniche bufaline.

Eleggibilità dei richiedenti

– Aver già costituito, aggiornato e validato il fascicolo aziendale. Tale documentazione, fa fede nei confronti delle pubbliche Amministrazioni come previsto all’art. 25 comma 2 D.L. 5/2012. La scheda validata deve contenere tutti gli elementi utili per l’istruttoria e la valutazione del progetto. Le informazioni aziendali saranno desunte esclusivamente dal fascicolo aziendale validato;

– Essere iscritto nel Registro delle Imprese della CCIAA competente. Nel caso di impresa individuale/società semplice, essere iscritto nella sezione speciale “imprenditore agricolo/coltivatore diretto”. Nel caso di società di capitali, essere iscritto sia nella sezione ordinaria, sia nella sezione speciale agricola o, in alternativa, avere la certificazione di cui al d.lgs. 99/2004 e ss.mm.ii. (IAP). Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, devono avere il codice ATECO 01;

– Dimensione economica dell’impresa, espressa in termini di Produzione Standard, almeno pari a 12.000 euro per le aziende ricadenti nelle macroaree C e D ed a 15.000 euro per quelle ricadenti nelle macroaree A e B.

Eleggibilità della domanda di sostegno

– Il piano di sviluppo aziendale deve essere realizzato esclusivamente sulle superfici aziendali ricadenti nel territorio della Regione Campania;

– Gli investimenti devono essere realizzati su immobili che siano nella disponibilità del richiedente (proprietà, diritto reale, diritto personale di godimento, con esclusione del comodato d’uso). Nel caso di beni confiscati alle mafie, sono da considerarsi ammissibili le forme di concessione dei beni immobili previste dalla Legge n. 109/96 e ss.mm.ii. La disponibilità dell’immobile deve risultare per un periodo pari ad almeno 8 anni dalla data di presentazione della domanda di sostegno e dimostrata da contratto registrato (o atto aggiuntivo al contratto stesso, analogamente registrato);

– Il progetto deve riguardare la fase di produzione e/o lavorazione e/o trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti agricoli appartenenti all’Allegato I del TFUE ed esclusivamente nell’ambito della filiera bufalina;

– Gli investimenti per la trasformazione e la commercializzazione sono ammissibili a condizione:

– Che le materie prime agricole oggetto di trasformazione e commercializzazione siano prevalentemente (più del 50%) di origine aziendale;

– Che i prodotti devono appartenere, sia in entrata che in uscita, all’Allegato I del TFUE.

– Il punteggio totale ed il punteggio di merito del progetto devono risultare almeno pari ai valori minimi indicati al paragrafo Criteri di selezione;

– La spesa ammessa, prevista per la realizzazione del piano di sviluppo aziendale, dovrà risultare pari ad almeno:

– euro 15.000,00 per le aziende la cui superficie aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree C e D;

– euro 25.000,00 per quelle la cui superficie aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree A e B.

– L’importo massimo di spesa ammissibile per progetto deve essere giustificato da una specifica analisi economica dalla quale risulti la sostenibilità economico-finanziaria dell’investimento.

– L’investimento è sostenibile, ovvero ammissibile, se il FCFE (Flusso di cassa della gestione complessiva, risultante dal Business Plan), nell’anno a regime, è almeno pari alle quote di ammortamento aziendali, più gli eventuali accantonamenti annuali per TFR, più un surplus finanziario pari al 20% della somma tra le quote di ammortamento e TFR, ovvero FCFE>=1,2*(Qamm+TFR). La disponibilità della manodopera aziendale deve essere dimostrata con l’iscrizione in qualità di coltivatore diretto, coadiuvante, ovvero posizione INPS;

– Le quote di ammortamento vanno calcolate sulla base di quanto previsto dal decreto del Ministero delle Finanze 31.12.1988 (pubblicato su GURI n. 27 del 2 febbraio 1989).;

– Il calcolo della Produzione Standard (di seguito indicata PS) di riferimento attiene al valore medio dell’ultimo triennio considerando le tre annate concluse (dal 1° gennaio al 31 dicembre) precedenti all’anno in cui viene presentata la domanda di sostegno. Il dato, riportato nei fascicoli aziendali validati, preso a riferimento per il calcolo della PS, è l’ultimo validato per ogni anno di riferimento Per il presente bando le annualità sono 2022, 2021, 2020. Il calcolo della PS deve essere effettuato secondo la metodologia e i codici disponibili al link: http://rica.crea.gov.it/classce_lite/. Per le aziende che sono state oggetto di abbattimenti totali o parziali, per la determinazione della PS verrà presa a riferimento la consistenza dei tre anni ante-abbattimento;

– Non sono ammissibili investimenti collettivi per le fasi di trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole.

Spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo le seguenti spese:

– Miglioramenti fondiari per:

– La realizzazione di elementi strutturali per la gestione dei pascoli aziendali (drenaggi esclusi);

– La sistemazione dei terreni aziendali allo scopo di evitare i ristagni idrici e l’erosione del suolo (sono esclusi i drenaggi).

– Costruzioni/ristrutturazioni di immobili produttivi, con esclusione di quelli per uso abitativo.

– Realizzazione di strade poderali (totalmente comprese nei limiti dell’azienda), spazi per la manovra dei mezzi agricoli, recinzioni e altri investimenti non declarati alle voci precedenti.

– Interventi sulle strutture di allevamento che contribuiscono al miglioramento del microclima, alla biosicurezza, alla razionale gestione dei reflui, alla riduzione di emissioni in atmosfera.

– Acquisto di macchinari, attrezzature ed impianti che contribuiscono alla biosicurezza, alla razionale gestione dei reflui, alla riduzione di emissioni in atmosfera.

– Costruzione e/o ristrutturazione di fabbricati per la prima lavorazione, trasformazione, commercializzazione dei prodotti dell’allevamento provenienti dall’attività aziendale alle seguenti condizioni: il prodotto in uscita deve sempre essere compreso nei prodotti dell’allegato I del TFUE.

– Acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature per le attività di produzione, prima lavorazione, trasformazione, commercializzazione. Il prodotto in uscita deve sempre essere compreso nei prodotti dell’allegato I del TFUE.

– Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, dimensionati esclusivamente in riferimento alle esigenze energetiche dei processi produttivi aziendali (massimo 1MW). Gli impianti devono rispettare i criteri minimi di efficienza previsti dalla normativa vigente in materia.

– Realizzazione/ristrutturazione di locali destinati alla vendita diretta delle produzioni aziendali e relative attrezzature.

– Spese per il vano di carico isotermico o refrigerato connesso alle attività produttive dell’azienda, serbatoi per la raccolta e il trasporto di reflui zootecnici.

– Spese generali direttamente collegate all’operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione.

– Investimenti immateriali: acquisizione di programmi informatici e di brevetti/licenze non integrati nel funzionamento degli impianti, delle macchine e delle attrezzature.

Non sono ammissibili le spese per:

– Acquisto di materiale e attrezzature usati;

– Interventi di sostituzione e di manutenzione ordinaria e straordinaria di beni mobili e immobili;

– Acquisto di terreni e immobili;

– Investimenti iniziati in data antecedente la presentazione della domanda di sostegno;

– Acquisto di animali;

– Investimenti finanziati con contratti di locazione finanziaria;

– L’acquisto di beni di consumo;

– Investimenti effettuati allo scopo di ottemperare a requisiti comunitari obbligatori;

– Investimenti, servizi e/o prestazioni realizzati direttamente dal richiedente o dai lavoratori aziendali (lavori in economia);

– Immobili ad uso abitativo;

– L’acquisto di diritti di produzione agricola, di diritti all’aiuto, di animali, di piante annuali e la loro messa a dimora, di cui al paragrafo 3, art. 45 del Reg. (UE) 1305/2013;

– La realizzazione di opere di drenaggio;

– Mezzi di trasporto circolanti su strada pubblica diversi dalle macchine agricole, di cui all’art. 57 del codice della strada

– Per ulteriori informazioni consultare l’Art’8 dell’Avviso.

Importi ed aliquote di sostegno

– L’importo massimo del contributo pubblico concedibile all’azienda, per la Tipologia di intervento 4.1.1, per tutto il periodo di programmazione 2014/2022, è limitato a 1.500.000,00 di euro. La spesa emergente dal progetto d’investimento presentato non può superare il limite posto dall’aliquota di sostegno applicabile per le caratteristiche del richiedente.

– La percentuale di sostegno, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, è pari al 50%.

– L’aliquota è maggiorata del 10% se il richiedente (titolare di ditta individuale o rappresentante legale nel caso delle società2), alla data di rilascio della domanda di aiuto sul portale SIAN, ha un’età non superiore a 40 anni (41 anni non compiuti), possiede adeguate qualifiche e competenze professionali e si è insediato nell’impresa agricola in qualità di capo azienda nei 5 anni precedenti, conformemente all’art. 2 par.1 lett. n) del Reg. (UE) n. 1305/2013.

Documentazione da allegare alla domanda di sostegno: Consultare l’Art. 13 (pag. 20) dell’Avviso.

– Modalità di presentazione della domanda di sostegno: Consultare l’Art. 17 (pag. 28) dell’Avviso.

Scadenza: 15 gennaio 2024

Bando

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

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