District heating and cooling: Enabling modernisation and fuel switch through support for investment plans and skills development
Titolo:
Teleriscaldamento e raffreddamento: Permettere l’ammodernamento e il cambio di combustibile attraverso il sostegno ai piani di investimento e allo sviluppo delle competenze
District heating and cooling: Enabling modernisation and fuel switch through support for investment plans and skills development
TOPIC ID: LIFE-2023-CET-DHC
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma Life
Obiettivi ed impatto attesi:
Per progredire verso la neutralità del carbonio e per eliminare gradualmente la dipendenza dell’UE dalle importazioni di combustibili fossili, è urgente ridurre il consumo di combustibili fossili per il riscaldamento. In questo contesto, sistemi di teleriscaldamento moderni ed efficienti possono collegare la domanda locale con fonti energetiche rinnovabili e di scarto a bassa temperatura, nonché con le più ampie reti elettriche e del gas, contribuendo così all’ottimizzazione dell’offerta e della domanda tra i diversi vettori energetici.
Il Piano REPowerEU e le proposte di revisione della Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED) e della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED) prevedono misure ambiziose, tra cui l’aumento dell’uso di energie rinnovabili e calore di scarto nei sistemi di teleriscaldamento.
Gli operatori/proprietari di teleriscaldamento devono preparare e attuare piani per far sì che i sistemi esistenti soddisfino i criteri proposti per un “teleriscaldamento e teleraffreddamento efficiente”, come proposto per la revisione della EED. Ciò richiederà, tra l’altro, l’adeguamento delle reti di teleriscaldamento esistenti, inefficienti dal punto di vista energetico ed economico, e l’integrazione di energia rinnovabile a bassa temperatura (ad esempio da solare termico, energia ambientale e risorse geotermiche) e calore di scarto, anche con il supporto di pompe di calore. Inoltre, il teleriscaldamento è stato identificato come un’opzione chiave per la decarbonizzazione del settore del riscaldamento nei Paesi e nelle regioni che non hanno una lunga tradizione ed esperienza in questa tecnologia.
L’opzione di sviluppare ulteriormente i sistemi di teleriscaldamento e teleraffreddamento dovrebbe essere integrata nella pianificazione energetica e nella mappatura del calore da parte delle amministrazioni pubbliche, adottando un approccio distrettuale quando si affronta la priorità politica di distribuire riscaldamento e raffreddamento rinnovabili ed efficienti, compresa, ad esempio, la costruzione o l’ammodernamento di sistemi di teleriscaldamento quando si pianificano programmi di ristrutturazione.
Orientamenti, raccomandazioni e servizi di consulenza tecnica sono già stati sviluppati e testati a livello nazionale e locale. Ciononostante, gran parte dei sistemi di teleriscaldamento e teleraffreddamento esistenti fanno ancora eccessivo affidamento sui combustibili fossili. Inoltre, il passaggio alle energie rinnovabili a bassa temperatura e al calore di scarto e lo sviluppo di nuovi sistemi nei mercati emergenti sono ostacolati, tra gli altri fattori, dalle limitate capacità umane, tecniche e finanziarie. Sono quindi necessari supporto tecnico e quadri di riferimento per sostenere la preparazione di progetti di modernizzazione e sviluppo.
Ambito di applicazione:
Le proposte dovranno concentrarsi su uno dei due ambiti di intervento indicati di seguito. L’ambito di intervento deve essere specificato nell’introduzione della proposta.
Ambito A: Supporto tecnico per lo sviluppo di piani di investimento per l’ammodernamento, il cambio di combustibile e l’integrazione di sistemi di teleriscaldamento esistenti.
Le proposte devono collaborare con gli operatori/proprietari di sistemi di teleriscaldamento esistenti e fornire loro il supporto tecnico necessario per la preparazione di piani di investimento volti a soddisfare i criteri di “teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti”, come definito nella direttiva sull’efficienza energetica riveduta.
L’attenzione dovrebbe concentrarsi sull’identificazione di modi concreti per modernizzare i sistemi e integrare l’energia rinnovabile a bassa temperatura o il calore di scarto (quest’ultimo definito nella Direttiva sulle energie rinnovabili). Tuttavia, la trasformazione a bassa temperatura delle reti di teleriscaldamento non è obbligatoria e sono possibili altri approcci praticabili che consentano di passare all’energia rinnovabile a bassa temperatura o al calore di scarto.
I piani di investimento devono includere l’identificazione dettagliata degli investimenti, la loro tempistica, le risorse interne ed esterne necessarie, le fonti di finanziamento pubbliche e private, in particolare per le prime tranche di investimenti e la potenziale identificazione di fonti e modelli di finanziamento alternativi. I piani di investimento da produrre dovrebbero consentire al sistema di teleriscaldamento mirato di soddisfare i criteri di “teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti”, come proposto dalla Direttiva sull’efficienza energetica di rifusione, entro un arco temporale di 10 anni.
Le attività dovrebbero includere, tra l’altro, la pianificazione finanziaria e gli studi di prefattibilità, compresa, se del caso, la valutazione della compatibilità con il patrimonio edilizio esistente e le opzioni per collegare l’adeguamento del teleriscaldamento ai piani di ristrutturazione degli edifici locali. Non è previsto che le proposte relative a questo tema finanzino lo sviluppo di nuovi strumenti, ad esempio software, o l’aggiornamento di quelli esistenti. D’altra parte, i candidati sono incoraggiati a fare uso di software commerciali esistenti, se necessario.
Le proposte devono sostenere lo sviluppo di un numero sostanziale di piani di investimento in almeno 3 Paesi ammissibili.
In linea con la Direttiva sulle Energie Rinnovabili, le azioni possono anche includere la valutazione del potenziale di partecipazione ai mercati dell’elettricità fornendo servizi di bilanciamento, stoccaggio e altri servizi di flessibilità.
Inoltre, le proposte devono dimostrare chiaramente l’interesse/impegno degli operatori di teleriscaldamento che ricevono il sostegno, e spiegare il contenuto del sostegno da fornire e come il consorzio fornirà questo sostegno sul campo.
Le proposte devono promuovere la replica da parte di altri operatori/proprietari di teleriscaldamento.
Per le azioni incentrate principalmente sullo sviluppo di progetti di investimento specifici, tra cui la preparazione di un business plan dettagliato, la documentazione del progetto, l’appalto e l’assegnazione dei contratti di investimento, si rimanda all’argomento LIFE-2023-CET-PDA.
Ambito B: Sviluppo delle competenze di professionisti, operatori e autorità pubbliche
Le proposte devono rafforzare le capacità dei professionisti della catena del valore del teleriscaldamento e del teleraffreddamento (compresi gli impiegati) e/o dei funzionari pubblici delle autorità nazionali, regionali e locali.
In particolare, le proposte devono fornire le conoscenze tecniche e pratiche necessarie per:
– sviluppare nuovi sistemi di teleriscaldamento e/o raffreddamento basati su fonti di energia rinnovabile a bassa temperatura e calore di scarto; e/o
– modernizzare e integrare fonti di energia rinnovabile a bassa temperatura e calore di scarto nei sistemi esistenti; e
– gestire reti di teleriscaldamento a bassa temperatura.
Ciò potrebbe riguardare, tra l’altro, uno o più dei seguenti aspetti:
– Fase di sviluppo, test e validazione di nuovi schemi di formazione e/o aggiornamento e replica di quelli esistenti, compresi schemi di formazione e tutoraggio in loco.
Sviluppo o aggiornamento e diffusione di linee guida tecniche, anche per la preparazione degli edifici al teleriscaldamento a bassa temperatura e soluzioni per l’accumulo di calore.
– Sviluppo di capacità per l’implementazione di reti di teleriscaldamento e raffreddamento rinnovabili ed efficienti, integrando lo sviluppo del teleriscaldamento e i programmi di ristrutturazione degli edifici, compresi i collegamenti con la pianificazione e la mappatura termica.
Le attività devono
– basarsi sulle lezioni apprese e sul materiale sviluppato dai progetti precedenti e da altri programmi.
– basarsi su esempi concreti di successo
– essere adattate ai contesti locali
– consentire l’apprendimento tra pari; e
– essere realizzate, ove possibile, attraverso l’uso di software e strumenti esistenti.
Le proposte devono fornire dettagli sull’effettiva portata e sul contenuto delle attività di formazione e sviluppo delle capacità da sviluppare, ad esempio i profili professionali e i livelli del Quadro europeo delle qualifiche a cui ci si rivolge, la copertura tematica, la durata della formazione e i meccanismi di convalida. Inoltre, le proposte dovrebbero includere la formazione dei formatori e una fase di test e convalida per gli schemi nuovi o aggiornati sviluppati. Tuttavia, l’effettiva gestione a lungo termine dei programmi di formazione non rientra in questo argomento. Pertanto, un elemento chiave dovrebbe essere lo sviluppo di una strategia che garantisca il mantenimento degli schemi dopo la fine del progetto, collegandosi alle fonti di finanziamento disponibili a livello nazionale e comunitario.
Se pertinente, i candidati dovrebbero puntare a riunire i datori di lavoro, i sindacati e gli enti di formazione.
Per le autorità pubbliche, le attività possono anche mirare a sostenere lo sviluppo o il rafforzamento di un ambiente normativo favorevole.
Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la selezione di proposte che richiedono altri importi.
Impatto previsto:
Le proposte devono presentare i risultati concreti che saranno forniti dalle attività e dimostrare come questi risultati contribuiranno agli impatti specifici del tema. Questa dimostrazione deve includere un’analisi dettagliata del punto di partenza e una serie di ipotesi ben documentate, e stabilire chiari legami di causalità tra i risultati e gli impatti previsti.
Le proposte presentate nell’ambito di questo tema devono dimostrare come contribuiranno a:
– dotare gli operatori del teleriscaldamento di piani di investimento, orientamenti, capacità interne e altri elementi necessari per la transizione verso i criteri definiti per il “teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti” (per l’ambito A).
– costruire la capacità di professionisti e/o funzionari pubblici di sviluppare nuovi sistemi di teleriscaldamento e/o raffreddamento basati su fonti di energia rinnovabile a bassa temperatura e calore di scarto; e/o modernizzare e integrare fonti di energia rinnovabile a bassa temperatura e calore di scarto nei sistemi esistenti; e gestire reti di teleriscaldamento a bassa temperatura (per l’ambito B).
– Le proposte devono quantificare i risultati e gli impatti utilizzando gli indicatori previsti per il tema, quando sono rilevanti per le attività proposte. Dovranno inoltre proporre indicatori specifici per le attività proposte. Non ci si aspetta che le proposte affrontino tutti gli impatti e gli indicatori elencati. I risultati e gli impatti devono essere quantificati per la fine del progetto e per i 5 anni successivi.
Gli indicatori per questo tema includono:
Per l’Ambito A:
– Numero di sistemi di teleriscaldamento esistenti dotati di un piano di investimento che consenta loro di soddisfare i criteri di “teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti” definiti nella Direttiva sull’efficienza energetica.
– Numero di autorità locali e regionali che integrano i risultati del progetto nella loro pianificazione energetica.
– Investimenti in efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile innescati dall’attuazione dei piani di investimento sviluppati grazie al progetto (cumulativo, in milioni di euro).
Per l’Ambito B:
– Numero di programmi di formazione e di attività di capacity building sviluppati, aggiornati e replicati rispetto a quelli esistenti, compresi i programmi di formazione e tutoraggio in loco per professionisti, operatori e autorità pubbliche.
– Numero di formatori formati.
– Numero di professionisti e funzionari pubblici formati.
– Numero di operatori con capacità rafforzate (se pertinente).
– Numero di stakeholder e organizzazioni che approvano linee guida tecniche e materiale di base per la formazione specializzata.
– Numero di quadri normativi locali, regionali o nazionali rafforzati.
– Le proposte devono anche quantificare gli impatti relativi ai seguenti indicatori comuni per il sottoprogramma LIFE Transizione energetica pulita:
– Investimenti in energia sostenibile (efficienza energetica e fonti rinnovabili) attivati dal progetto (cumulativi, in milioni di euro) – coperti come indicatore specifico, vedi sopra.
– Risparmio di energia primaria innescato dal progetto (in GWh/anno).
– Generazione di energia rinnovabile innescata dal progetto (in GWh/anno).
– Riduzione delle emissioni di gas serra (in tCO2-eq/anno).
Criteri di eleggibilità:
Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed enti affiliati) devono: – essere persone giuridiche (enti pubblici o privati) – essere stabiliti in uno dei Paesi ammissibili, ossia:
– Stati membri dell’UE (compresi i Paesi e territori d’oltremare (PTOM))
– Paesi non appartenenti all’UE (ad eccezione dei temi con restrizioni; vedi sotto):
– Paesi SEE elencati e Paesi associati al Programma LIFE o Paesi che sono in trattative in corso per un accordo di associazione e in cui l’accordo entra in vigore prima della firma della sovvenzione
I beneficiari e gli enti affiliati devono registrarsi nel Registro dei Partecipanti – prima di presentare la proposta – e dovranno essere convalidati dal Servizio Centrale di Convalida (REA Validation). Per la convalida, sarà richiesto loro di caricare documenti che dimostrino lo status giuridico e l’origine. Altre entità possono partecipare in altri ruoli del consorzio, come partner associati, subappaltatori, terze parti che forniscono contributi in natura, ecc.
Le proposte devono essere presentate da almeno 3 richiedenti (beneficiari, non entità affiliate) di 3 diversi Paesi ammissibili.
Contributo finanziario:
Il budget disponibile per la call è di 6,5 milioni di euro
Per l’Ambito A, la Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo dell’UE fino a 1,75 milioni di euro consentano di affrontare adeguatamente gli obiettivi specifici.
Per l’Ambito B, la Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo dell’UE fino a 1,5 milioni di euro consentano di raggiungere gli obiettivi specifici in modo adeguato.
La sovvenzione sarà una sovvenzione mista a costi effettivi basata sul budget (costi effettivi, con elementi di costo unitario e forfettario). Ciò significa che rimborserà SOLO alcuni tipi di costi (costi ammissibili) e i costi effettivamente sostenuti per il progetto (NON i costi preventivati). Per quanto riguarda i costi unitari e gli elementi forfettari, è possibile addebitare gli importi calcolati come spiegato nella Convenzione di sovvenzione. I costi saranno rimborsati al tasso di finanziamento stabilito nella Convenzione di sovvenzione (95%).
Le sovvenzioni NON possono produrre un profitto (cioè un’eccedenza delle entrate + sovvenzione UE rispetto ai costi). Le organizzazioni a scopo di lucro devono dichiarare le loro entrate e, se c’è un profitto, lo dedurremo dall’importo finale della sovvenzione.
Scadenza:
16 November 2023 17:00:00 Brussels time
Ulteriori informazioni:
call-fiche_life-2023-cet_en.pdf (europa.eu)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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