Call for Pilots within the European data space for smart communities (Submission round 1)
Titolo:
Invito a partecipare a progetti pilota nell’ambito dello spazio europeo dei dati per le comunità intelligenti (primo round di presentazione)
Call for Pilots within the European data space for smart communities (Submission round 1)
TOPIC ID:
DS4SSCC-DEP
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma Europa digitale
Finanziamento a cascata
Nome completo del progetto finanziato dall’UE
Spazio dati europeo per le comunità intelligenti
Numero della convenzione di sovvenzione
101123342
Obiettivi ed impatto attesi:
L’azione “Spazio dati europeo per le comunità intelligenti” (DS4SSCC-DEP) lancia tre cicli di inviti a presentare progetti pilota per convalidare nella pratica uno spazio dati intersettoriale a livello europeo e per promuoverne lo sviluppo e l’attuazione a sostegno delle priorità politiche delle città e delle comunità all’interno dell’Unione europea, compresa la trasformazione verde-digitale basata su un’infrastruttura di dati sicura e sovrana.
I progetti pilota si basano ed evolvono la governance e il progetto tecnico stabiliti dall’azione preparatoria dello spazio dati intersettoriale (azione DS4SSCC), che nasce dagli sforzi congiunti del movimento Living-in.EU e che rappresenta tutti i governi locali dell’UE attraverso le reti pertinenti e le istituzioni dell’UE.
L’ambito di applicazione dello Spazio dati per le comunità intelligenti comprende l’allineamento con l’iniziativa politica generale “Decennio digitale 2030” dell’UE e con le relative iniziative legislative specifiche, come l’Interoperable Europe Act. È uno degli spazi dati comuni europei previsti dalla Strategia europea sui dati e lavora a stretto contatto con il Centro di supporto per gli spazi dati (DSSC), in particolare su aspetti intersettoriali come l’interoperabilità minima.
I progetti pilota forniranno un feedback dalla pratica, in quanto gli strumenti normativi saranno più solidi, come i requisiti per l’approvvigionamento, il funzionamento e la rendicontazione, partendo da una base di set di dati di alto valore per aggiungere valore utilizzando dati provenienti da diversi ambiti e modelli. Questa iniziativa mira a promuovere l’innovazione verso un’Europa più resiliente, sostenendo le imprese e gli ecosistemi locali e ponendo l’accento su considerazioni etiche e soluzioni locali abilitate dall’IA, migliorando così le condizioni dei cittadini e delle comunità in tutta Europa.
Criteri di eleggibilità:
Il bando pilota è destinato specificamente alle amministrazioni pubbliche locali dei Paesi associati al Programma Europa Digitale (DEP) e ai partner che collaborano con loro (ad esempio, aziende, organizzazioni della società civile, università). I consorzi devono essere in grado di eseguire un’attività pilota intersettoriale e transfrontaliera e di cofinanziare almeno il 50% dell’attività pilota.
Criteri di ammissibilità dei consorzi
– I consorzi ammissibili devono essere composti da almeno due amministrazioni pubbliche locali o regionali di diversi Stati membri dell’UE e/o Paesi associati al DEP, che promuovano la collaborazione intersettoriale e si occupino degli obiettivi dell’European Green Deal.
– Le amministrazioni locali possono anche coinvolgere altri soggetti idonei che collaborano con loro (ad esempio, imprese, università, organizzazioni della società civile e altri).
– I membri del consorzio pilota sono soggetti a restrizioni per motivi di sicurezza. Le entità non devono essere controllate da un Paese non ammissibile. Se c’è il rischio di un tale caso, alle entità verrà offerta l’opportunità di fornire una garanzia.
– Tutte le entità (ad eccezione di quelle convalidate come enti pubblici dai Paesi dell’UE) devono compilare e presentare una Ownership Control Declaration (OCD). L’OCD deve essere autodichiarata al momento della proposta e, se il progetto pilota viene aggiudicato, l’OCD ufficiale deve essere fornita entro 14 giorni dalla data di notifica. Se un membro del consorzio pilota prescelto risulta, dopo la valutazione, controllato da un partner di un Paese non UE, dovrà presentare una garanzia che sarà valutata per consentire o escludere la partecipazione al progetto pilota. Se un partner risulta essere controllato da un Paese associato al DEP, dovrà anch’esso preparare una garanzia che dovrà essere valutata per consentire o meno la sua partecipazione al progetto pilota.
I consorzi pilota devono creare nuovi servizi di dati dalla condivisione dei dati in almeno due aree specificate di seguito, ma possono anche includere altri settori del Green Deal europeo:
– gestione predittiva del traffico/pianificazione della mobilità sostenibile, stabilendo anche sinergie con lo spazio dei dati sulla mobilità e facendo uso degli indicatori di mobilità urbana sostenibile, ove opportuno;
– servizi di dati relativi al tempo, al clima e agli eventi meteorologici estremi per facilitare la prevenzione dei rischi, la resilienza ai disastri e l’adattamento ai cambiamenti climatici;
– gestione dei flussi energetici in un contesto specifico di città/comunità e in collaborazione con altri settori;
– azioni a inquinamento zero (ad esempio, inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo o dei rifiuti);
– e qualsiasi altro ambito che rientri nell’iniziativa New European Bauhaus (progettazione urbana, gestione degli edifici, servizi pubblici, soluzioni basate sulla natura, tra gli altri.
Contributo finanziario:
Il progetto pilota è finanziato con un contributo dell’UE compreso tra 1 e 1 milione e mezzo di euro, da dividere tra i membri del consorzio. Se giustificato, il finanziamento può anche essere inferiore a 1 milione di euro. Il finanziamento deve essere bilanciato proporzionalmente tra i siti pilota e un partner può ricevere un massimo di 1 milione di euro come sovvenzione (questo vale anche quando si presenta una domanda per più di un pilota o per i successivi bandi aperti). Il contributo totale dell’UE per i progetti pilota DS4SSCC-DEP è di 15,3 milioni di euro, che saranno distribuiti a circa 12 consorzi pilota selezionati.
I criteri finanziari per i candidati prevedono un modello di cofinanziamento. I candidati devono sostenere almeno il 50% dei costi del progetto, come cofinanziamento diretto. Ciò significa che per qualsiasi progetto pilota proposto, la sovvenzione coprirà solo fino alla metà delle spese totali. I candidati devono indicare direttamente il cofinanziamento come costo dedicato nel bilancio del progetto pilota e dimostrare la loro capacità di fornirlo attraverso le proprie risorse. Per essere ammissibile, il cofinanziamento non può includere risorse in natura non esplicitamente monetizzate nel bilancio del progetto pilota, e tutte le attività devono rispettare la normativa pertinente, comprese le regole sugli aiuti di Stato e i rischi di doppio finanziamento. Di norma, tutti i costi devono essere effettivi, sostenuti durante il periodo pilota e verificabili.
Questo approccio garantisce un investimento e un impegno condiviso sia da parte dell’ente finanziatore (UE) che dei richiedenti, in linea con i principi di partenariato e responsabilità congiunta. Il modello è concepito per incoraggiare una partecipazione e un investimento significativi nel progetto, assicurando che i richiedenti siano ugualmente investiti nel successo e nella sostenibilità delle loro iniziative. È fondamentale che i richiedenti articolino chiaramente la loro strategia di finanziamento e mostrino la loro capacità di soddisfare questi requisiti finanziari nella loro domanda.
Il consorzio pilota dovrebbe ricevere il 50% della sovvenzione totale all’inizio, al momento della firma dell’accordo di sovvenzione, mentre il restante 50% sarà versato in due rate in base alle prestazioni effettive, valutate durante il periodo di rendicontazione intermedio e finale.
Totale finanziamenti disponibili
15 300 000,00 €
Scadenza:
01 settembre 2024 00:59 (ora di Bruxelles)
Ulteriori informazioni:
Spazio europeo dei dati per le comunità intelligenti (ds4sscc.eu)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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