Digital democracy
Titolo:
Democrazia digitale
Digital democracy
TOPIC ID: HORIZON-CL2-2024-DEMOCRACY-01-07
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma Horizon Europe
Obiettivi ed impatto attesi:
I progetti devono contribuire a tutti i seguenti risultati attesi:
– I responsabili politici, gli operatori e i ricercatori acquisiscono una maggiore comprensione della democrazia digitale, delle sfide e delle opportunità legate alle deliberazioni democratiche digitali, dello stato attuale dell’arte e delle condizioni quadro che ne supportano l’attuazione con successo.
– Decisioni di investimento informate di (qualsiasi livello) di governo basate sulla mappatura delle tendenze future, delle prossime pratiche emergenti, della cultura della partecipazione e delle strategie di coinvolgimento per la costruzione di una sfera pubblica prospera e potenziata digitalmente in Europa.
Ambito di applicazione:
La pandemia COVID-19 ha reso la democrazia elettronica più rilevante e influente che mai, poiché l’accesso alla sfera pubblica fisica era limitato. Attraverso le piattaforme digitali e i social media, gli individui continuano a esprimere le proprie opinioni, a denunciare e a mobilitarsi per i movimenti sociali, promuovendo il cambiamento e aumentando la consapevolezza della democrazia e dei diritti fondamentali. I cittadini si sono rivolti ai media digitali e alle piattaforme collaborative per affrontare gli affari pubblici, esercitando virtualmente la cittadinanza attiva. Le piattaforme di democrazia digitale ampliano le opportunità di deliberazione democratica attraverso un migliore e più rapido scambio di informazioni politiche, il dialogo pubblico, l’impegno nel processo decisionale pubblico e l’esercizio del diritto di voto alle elezioni politiche. La democrazia digitale può anche svolgere un ruolo attivo nel creare e approfondire il cambiamento della società. Tuttavia, le soluzioni digitali sono anche più vulnerabili alle perturbazioni, ad esempio alle minacce alla cybersecurity e alla privacy, alle campagne di disinformazione o al lobbismo digitale, che tentano di influenzare il processo decisionale pubblico, compresi i risultati delle elezioni politiche, e possono portare a importanti sfide etiche riguardanti l’educazione digitale e l’alfabetizzazione digitale, l’accesso alle informazioni, i pregiudizi incorporati, ecc.
L’aumento del livello di partecipazione tra governo e cittadini richiede cambiamenti radicali e grandi investimenti che rendano le amministrazioni pubbliche più pertinenti all’ambiente sociale, economico, politico e tecnologico. Per preparare le amministrazioni pubbliche a un maggiore impegno con il pubblico in generale, è necessario creare strutture e processi, stanziare risorse umane e finanziarie, definire un ecosistema di intermediari e organizzazioni rappresentative, individuare le soluzioni tecnologiche più adatte, rendendo la deliberazione e la moderazione pubblica nell’era digitale parte integrante di una “cultura della partecipazione” a livello governativo e sociale.
A tal fine, le proposte dovranno indagare – sulla base della letteratura e dei dati esistenti – gli sviluppi più recenti, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni innovative di e-democracy e di e-partecipation indotte dalla pandemia a tutti i livelli di governance (internazionale, UE, nazionale, regionale, locale). L’analisi storica consentirà di considerare gli impatti più ampi e a lungo termine dell’e-partecipazione sulla democrazia e sulla cultura politica e civica, mentre la cooperazione internazionale faciliterà lo scambio di buone pratiche e storie di successo.
È necessario indagare le condizioni quadro, ossia le regole, le politiche e i processi, le modalità di lavoro (partenariati, strutture, collaborazione), le persone (competenze, cultura e valori, leadership) e le conoscenze (dati, apprendimento) che supportano la partecipazione democratica di livello successivo (pratiche emergenti e future).
La ricerca dovrebbe prestare particolare attenzione all’inclusione digitale come sfida chiave ed elemento essenziale della partecipazione inclusiva dei cittadini alle deliberazioni pubbliche per una sana democrazia abilitata dal digitale, attraverso una partecipazione paritaria a prescindere dal livello di reddito, dall’istruzione, dall’etnia, dal genere, dalla religione, dalla lingua utilizzata, dalle capacità, dalla posizione geografica, ecc. dei cittadini e dal divario digitale tra generazioni.
Sulla base degli insegnamenti tratti dai casi e dalle esperienze di buone pratiche esistenti, le proposte dovrebbero considerare le prospettive dei cittadini nella costruzione di strumenti e processi di democrazia digitale, compresi gli aspetti tecnici correlati (ad esempio, gamification, intelligenza artificiale). Il coinvolgimento di diverse parti interessate, tra cui le amministrazioni pubbliche, gli utenti finali, gli attori politici e il settore privato, è fortemente incoraggiato per promuovere il dialogo e la comprensione tra diversi gruppi di interesse nelle deliberazioni democratiche, migliorare i quadri giuridici e le salvaguardie contro le minacce e le sfide (ad esempio, la prevenzione delle frodi nel voto elettronico), superare la polarizzazione e raggiungere migliori risultati di politica pubblica.
Le proposte sono incoraggiate a collaborare con il Centro di competenza del CCR sulla democrazia partecipativa e deliberativa, in particolare per quanto riguarda le nuove forme emergenti di partecipazione democratica – attraverso o assistita da mezzi digitali – e l’applicazione innovativa di quadri e metodi per il coinvolgimento dei cittadini nella costruzione e nell’esperienza di strumenti e processi di democrazia digitale.
Criteri di eleggibilità:
Condizioni di ammissibilità Le condizioni sono descritte nell’Allegato generale B.
Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed enti affiliati) devono:
-essere soggetti giuridici (enti pubblici o privati) avere sede in uno dei Paesi ammissibili, ovvero Stati membri dell’UE (compresi i Paesi e territori d’oltremare (PTOM)) Paesi non UE:
– Paesi SEE elencati e Paesi associati o Paesi che hanno in corso negoziati per un accordo di associazione e in cui l’accordo entra in vigore prima della firma della sovvenzione (elenco dei Paesi partecipanti)
– Paesi in via di adesione,
I beneficiari e gli enti affiliati devono iscriversi al Registro dei partecipanti – prima di presentare la proposta – e dovranno essere convalidati dal Servizio centrale di convalida (REA Validation). Per la convalida, sarà loro richiesto di caricare documenti che dimostrino lo status giuridico e l’origine.
Il Centro comune di ricerca (CCR) può partecipare come membro del consorzio selezionato per il finanziamento
Contributo finanziario:
Contributo UE previsto per progetto La Commissione ritiene che un contributo UE compreso tra 2 e 3 milioni di euro consentirebbe di affrontare adeguatamente questi risultati. Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la selezione di una proposta che richieda importi diversi. Bilancio indicativo Il bilancio indicativo totale per il tema è di 9,00 milioni di euro.
Scadenza:
07 febbraio 2024 17:00:00 ora di Bruxelles
Ulteriori informazioni:
wp-5-cultura-creatività-e-società-inclusive_orizzonte-2023-2024_it.pdf (europa.eu)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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