Avviso pubblico del Ministero della Cultura relativo ai fondi per l’attuazione dell’Investimento 2.2 [M1.C2] del PNRR “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”.
Titolo:
Avviso pubblico del Ministero della Cultura relativo ai fondi per l’attuazione dell’Investimento 2.2 [M1.C2] del PNRR “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”.
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza
MIBAC
Regione Puglia
Obiettivi ed impatto attesi:
In coerenza con gli obiettivi dell’Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”, il presente avviso mira a dare impulso ad un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale, in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali storici e di sostegno ai processi di sviluppo locale.
Molti edifici rurali, originariamente destinati a scopi abitativi {es: casali, masserie, …), produttivi {es: case coloniche, stalle, mulini, frantoi, .), religiosi {chiese rurali, edicole votive, .), didattici {scuole rurali, masserie didattiche, .) e strutture agricole, hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni, che ne ha compromesso le caratteristiche tipologiche e costruttive e il loro rapporto con gli spazi circostanti. L’intervento mira a migliorare la qualità paesaggistica del territorio nazionale e favorire il trasferimento di buone pratiche, nonché l’implementazione di soluzioni innovative anche tecnologiche per migliorare l’accessibilità per persone con disabilità fisica e sensoriale. Inoltre, il recupero del patrimonio edilizio rurale, ove coniugato ad interventi per migliorarne l’efficienza energetica, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali. Allo stesso modo, le colture agro-forestali-pastorali di interesse storico sono caratterizzate da bassi apporti energetici esterni e da un’ottima capacità di assorbimento della CO2, spesso superiore alle foreste, come nel caso degli oliveti.
L’intervento, inoltre, restituisce alla collettività e in molti casi all’uso pubblico un
patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico; il suo recupero favorirà non solo le attività legate al mondo agricolo ma anche la creazione di servizi a beneficio della fruizione culturale e turistica, come i piccoli musei locali legati al mondo rurale che svolgono un ruolo importante nelle comunità locali promuovendo la conoscenza e la memoria.
L’investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” è finalizzato alla realizzazione di un’azione sistematica di conoscenza, tutela e valorizzazione di edifici storici rurali e del paesaggio rurale, attraverso il perseguimento dei seguenti principali obiettivi:
• Preservare i valori dei paesaggi rurali storici attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni della cultura materiale e immateriale e al mantenimento e rispristino della qualità paesaggistica dei luoghi;
• Promuovere la creazione di iniziative e attività legate ad una fruizione turistico-culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale.
L’Avviso è volto a sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati e del terzo settore, o a vario titolo da questi detenuti, per garantire che tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del pubblico. Saranno ammissibili anche progetti che intervengano su beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica, dei quali i soggetti privati e del terzo settore abbiano la piena disponibilità, con titoli di godimento di durata pari almeno all’arco temporale che comprenda l’attuazione dell’intervento progettuale e i 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata, fermo restando che deve essere assicurato che il sostegno del bando non vada a coprire costi che già costituiscono impegni {o parte degli impegni) che il soggetto privato ha contratto con l’Ente pubblico.
I medesimi interventi potranno, inoltre, riguardare spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e aree produttive agro-silvo-pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali, purche non destinati esclusivamente a coltura agricola.
I beni oggetto di intervento dovranno essere resi disponibili alla pubblica fruizione per un tempo congruo che sarà stabilito nell’atto previsto al successivo articolo 4, punto 10, lett. l, sentita la competente Soprintendenza in caso di beni sottoposti a tutela ai sensi del D.lgs.
n. 42/2004. Gli interventi potranno altresì essere finalizzati alla realizzazione e allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici {escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole
Criteri di eleggibilità:
Ai fini della definizione delle tipologie di architettura rurale oggetto dell’intervento, è di riferimento il Decreto del MiBAC 6 ottobre 2005 {in attuazione della Legge 24 dicembre 2003, n. 378 recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale), nonché la l.r. n. 17/2013 e le Linee Guida 4.4.6 “Linee guida per il recupero, la manutenzione e il riuso dell’edilizia e dei beni rurali”, come richiamate in premessa e che costituiscono parte integrante del PPTR della Regione Puglia.
Le tipologie di architettura rurale sono individuabili negli edifici ed insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio. Rientrano in questa definizione:
a) edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura {mulini ad acqua o a vento, frantoi, masserie, trulli, scuole rurali, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
b) strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza {fienili, ricoveri, stalle, essicatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
c) elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali {cappelle, chiese rurali, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali.
Non sono ammissibili le operazioni riguardanti beni localizzati nei centri abitati né all’interno dei nuclei urbani di frazioni o borghi ad essi connessi amministrativamente.
Possono presentare domanda di finanziamento persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale, definiti all’art. 2 dell’ Avviso pubblico. Nel caso di domanda di finanziamento presentata da possessori o detentori di beni del patrimonio culturale rurale deve essere prodotta apposita dichiarazione attestante l’autorizzazione del proprietario all’esecuzione dell’intervento oggetto di domanda di finanziamento
Schema di finanziamento:
1. Le risorse disponibili ai fini del presente Avviso sono complessivamente pari a euro
56.263.724,77 {euro cinquantaseimilioniduecentosessantatresettecentoventiquattro/77) a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 {M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale“.
Il contributo è concesso, fino ad un massimo di 150.000,00 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%. il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000,00 euro
Al contributo concesso sulla base del presente Avviso è possibile aggiungere altri finanziamenti pubblici, comunitari, nazionali o regionali, a condizione che tale contributo non copra lo stesso costo, nel rispetto dei vincoli previsti dall’art. 9 del Regolamento {UE) 2021/241 e per il principio della non duplicazione del finanziamento
Risultano ammissibili le seguenti spese di investimento, effettivamente sostenute dal Soggetto beneficiario, comprovate da idonea documentazione contabile e debitamente tracciabili:
a. spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compreso l’acquisto e installazione di impianti tecnici;
b. spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
c. spese tecniche di progettazione {ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione ove previsto), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
d. imprevisti {se inclusi nel quadro economico);
e. allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
f. spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili, piattaforme e ausili digitali alla visita;
g. spese per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, spese di promozione e informazione;
3. L’imposta sul valore aggiunto {IVA) è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento. Tale importo dovrà tuttavia essere puntualmente tracciato per ogni progetto nei sistemi informatici gestionali, in quanto non è incluso nell’ambito della stima dei costi progettuali ai fini del PNRR
Scadenza:
La domanda di finanziamento, firmata digitalmente dal Soggetto Proponente, completa della proposta, dei documenti e dichiarazioni di cui al successivo comma 4 dell’avviso, deve essere presentata, entro le ore 17:59 del giorno 25.05.2022., utilizzando esclusivamente l’applicazione informatica predisposta da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e accessibile all’indirizzo https://www.regione.puglia.it/web/turismo-e-cultura a partire dalle ore 12:00 del giorno 19.04.2022.
Ulteriori informazioni:
pag. 429
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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