Titolo:
Contributi ai datori di lavoro per l’assunzione di donne inserite in percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia
Ente finanziatore:
Regione Toscana
Obiettivi ed impatto attesi:
In attuazione del Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025 approvato con Risoluzione del Consiglio regionale n. 239 del 27 luglio 2023 e specificatamente del Progetto 21, “ATI il progetto toscano delle donne”, che prevede l’impegno alla realizzazione di azioni finalizzate all’inserimento lavorativo e per il contrasto della violenza sessuale e di genere, l’obiettivo del presente Avviso è quello di favorire l’inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro delle donne inserite in percorsi di cui alla DGR n. 122/2024, tramite la concessione di incen tivi rivolti a datori di lavoro privati che effettuano assunzioni di tali soggetti
Destinatarie del sostegno
Gli interventi di cui al presente atto sono rivolti a donne in possesso dei seguenti requisiti:
– aver compiuto 18 anni;
– essere residenti e/o domiciliate in Toscana. In caso di cittadinanza non comunitaria è necessario il possesso di regolare permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di un’attività lavorativa;
– essere in stato di disoccupazione ai sensi del decreto legislativo 150/2015 e successive modifiche e integrazioni iscritte ad un Centro per l’impiego (CPI) della Toscana;
Per la definizione e i requisiti relativi allo stato di disoccupazione si fa riferimento a quanto previsto dall’articolo 19 del decreto legislativo 150/2015 e successive modifiche e integrazioni.
– avere stipulato il progetto per l’occupabilità presso il Centro per l’Impiego, ai sensi della delibera di giunta 122/2024.
Le lavoratrici destinatarie dell’intervento devono essere in possesso dei requisiti richiesti nel bando al momento della sottoscrizione del contratto di lavoro con il datore di lavoro. In caso di trasformazione tali requisiti si intendono riferiti al momento della sottoscrizione del contratto a tempo determinato da cui origina la trasformazione.
Criteri di eleggibilità:
Possono presentare richiesta di contributo i datori di lavoro privati, ad esclusione delle persone fisiche in qualità di datori di lavoro domestico, che:
1) hanno sede legale o unità operative destinatarie delle assunzioni localizzate nel territorio della Regione Toscana;
2) abbiano effettuato assunzioni di lavoratrici destinatarie indicate all’articolo 5 del bando, prevedendo una delle tipologie contrattuali disciplinate al successivo articolo 8;
3) sono regolarmente iscritti presso il registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato, agricoltura (Cciaa) territorialmente competente con stato attivo, nel caso di imprese, società tra professionisti etc. tenuti all’iscrizione alla Cciaa;
4) sono regolarmente iscritti al relativo albo, elenco, ordine o collegio professionale, ove obbligatorio per legge nel caso di liberi professionisti, iscritti ad associazioni
professionali inserite nell’elenco di cui alla legge 4/2013 articolo 2 comma 7 e/o alla legge regionale 73/2008, iscritti alla Gestione separata dell’Inps come liberi professionisti senza cassa, e in ogni caso sono in possesso di partita IVA attiva rilasciata da parte delle Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività;
5) sono in regola con la normativa sugli aiuti di Stato in regime “de minimis” (Regolamento CE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013) (vedi allegato 2 del bando);
6) sono in regola con l’applicazione del Ccnl di riferimento;
7) non si trovano in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo, né hanno in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;
8) sono in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori e con le contribuzioni agli Enti Paritetici ove espressamente previsto dai Contratti collettivi nazionali interconfederali o di categoria;
9) sono in regola con la normativa in materia di sicurezza del lavoro;
10) sono in regola con le assunzioni previste dalla legge 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e ss.mm.ii. in materia di collocamento mirato ai disabili;
11) non hanno avuto procedure di licenziamento collettivo nei dodici mesi precedenti la data dell’assunzione oggetto della domanda di incentivo (ai sensi dell’articolo 4 e 24 della legge 223/1991 e successive modifiche e integrazioni);
12) alla data dell’assunzione non hanno in atto, nelle unità produttive toscane interessate dall’assunzione, sospensioni dal lavoro connesse a trattamenti di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, Fondo di Integrazione Salariale per le causali previste in materia di cassa integrazione guadagni straordinaria o altro ammortizzatore sociale equivalente, salvo i casi di lavoratori assunti/trasformati inquadrati ad un livello, una mansione o una qualifica professionale diversa da quella posseduta dai lavoratori sospesi;
13) non hanno in corso contratti/convenzioni attivi per l’erogazione di servizi al lavoro con la Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego e con la Regione Toscana;
14) sono in regola con la normativa antimafia, di cui al decreto legislativo 59 del 6 settembre 2011 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della
legge 13 agosto 2010, n. 136”, successive modifiche integrazioni.
Contributo finanziario:
Tipo di agevolazione
– i contributi sono riconosciuti mediante l’applicazione delle Unità di Costo Standard (UCS) presentate e approvate in Appendice 1 al PR FSE+ 2021-2027, con rifermento alla categoria soggetti svantaggiati, in funzione della tipologia e durata contrattuale, come indicato di seguito:
– euro 10.875,60 per l’assunzione a tempo indeterminato full time;
– euro 5.437,80 per l’assunzione a tempo indeterminato part-time;
– euro € 5.437,80 per l’assunzione a tempo determinato full time con durata contrattuale maggiore o uguale a 12 mesi (proroghe escluse);
– euro 2.718,90 per l’assunzione a tempo determinato part-time con durata contrattuale maggiore o uguale a 12 mesi (proroghe escluse)
In caso di eventuale trasformazione di contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato il datore di lavoro potrà richiedere un ulteriore contributo pari alla differenza tra gli importi previsti per le due tipologie. Non è incentivata invece la trasformazione di un rapporto di lavoro che non varia nella durata, ma solo nell’orario di lavoro da part time a full time.
Per essere incentivabile la trasformazione deve originare da un contratto a tempo determinato della durata di 12 mesi (proroghe escluse) instaurato nel periodo di validità del bando
La trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato può eventualmente avvenire prima del termine fissato da contratto. Se il contratto a tempo determinato è stato oggetto di incentivo si riconosce la differenza di importo tra le UCS; qualora il rapporto di lavoro non sia stato precedentemente incentivato viene riconosciuto l’intero importo dell’UCS del tempo indeterminato. In caso di trasformazione in tempo indeterminato
il mantenimento in forza deve essere conservato fino a 24 mesi dalla data della trasformazione
Scadenza:
31 dicembre 2026
Ulteriori informazioni:
305e70ec-4881-9966-1e2b-94896a6d700e
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, eurodeputato The Left.
Disclaimer: Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
Altri simili: