Smart grid-ready buildings
Titolo:
Edifici pronti per le reti intelligenti
Smart grid-ready buildings
TOPIC ID:
HORIZON-CL5-2024-D4-01-02
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma quadro Horizon Europe (HORIZON)
Obiettivi ed impatto attesi:
I risultati del progetto dovrebbero contribuire a tutti i seguenti risultati attesi:
– Migliore integrazione degli edifici con i vettori energetici (ad es. rete elettrica, reti di teleriscaldamento) e i servizi non energetici (ad es. mobilità).
– Flessibilità degli edifici migliorata per la gestione della rete e del network.
– Miglioramento del contributo degli edifici alla solidità della rete energetica per quanto riguarda le dipendenze dalle forniture di energia.
– Aumento della produzione di energia rinnovabile e dello stoccaggio a livello di edificio.
– Responsabilizzazione degli utenti finali grazie a un maggiore controllo sui servizi e sui contratti energetici dei loro edifici (consumo, produzione, stoccaggio, flessibilità).
– Miglioramento della prontezza intelligente degli edifici, valutata dall’indicatore di prontezza intelligente.
Ambito di applicazione:
È necessario fornire soluzioni per migliorare l’interoperabilità degli edifici europei con i vettori energetici (ad esempio, rete elettrica, reti di teleriscaldamento) e con i servizi non energetici (ad esempio, la mobilità). Ciò consentirà agli edifici di svolgere un ruolo attivo nell’integrazione del sistema energetico.
Le proposte devono riguardare tutti i seguenti aspetti:
– Sviluppare nuove soluzioni di integrazione edificio-rete o aggiornare quelle esistenti e dimostrarle in progetti pilota reali. Le soluzioni sviluppate dovrebbero fornire un’interfaccia di facile utilizzo per gli utenti degli edifici e per gli altri soggetti interessati (ad esempio, gestori di strutture, gestori di portafoglio, aggregatori), che consenta loro un maggiore controllo sull’uso dei servizi e dei contratti energetici dei loro edifici (consumo, produzione, stoccaggio, flessibilità).
– Migliorare l’interoperabilità tra gli edifici e le reti per l’elettricità e altri vettori energetici (ad es. reti di teleriscaldamento, idrogeno, ecc.) basandosi sugli standard disponibili (ad es. SAREF).
– Migliorare le sinergie tra l’accumulo di energia in loco (ad es. batterie domestiche, veicoli elettrici, ecc.) e le fonti di energia rinnovabile in loco.
– Esplorare soluzioni per facilitare lo scambio di dati tra gli edifici e altri attori della rete (come ESCO, aggregatori, DSO, ecc.).
– Sviluppare e sperimentare servizi innovativi e competitivi di bilanciamento, stoccaggio e generazione di energia negli edifici, massimizzando al contempo il comfort e la soddisfazione degli utenti e degli occupanti degli edifici.
– Dimostrare le soluzioni proposte in almeno tre progetti pilota. Assicurarsi che le dimostrazioni:
– Coprono almeno tre Paesi, affrontando diversi mercati dell’energia elettrica.
– Coinvolgere le catene di valore locali e regionali, in particolare le PMI, sulla base di approcci partecipativi per aumentare l’accettabilità dell’innovazione.
– Portare a indicatori chiari e, se del caso, quantificati e misurabili sui risultati raggiunti.
– Dimostrare la fattibilità economica delle soluzioni e dei modelli di business proposti per i consumatori e gli attori economici coinvolti.
I progetti dovrebbero basarsi sui risultati dei progetti pertinenti passati e in corso, in particolare quelli che cercano di migliorare l’intelligenza degli edifici esistenti che si basano su apparecchiature preesistenti (LC-SC3-B4E-3-2020).
Per garantire l’interoperabilità e l’integrazione nella rete, i progetti dovrebbero utilizzare le architetture operative end-to-end, le piattaforme digitali e le altre infrastrutture per lo scambio di dati per il sistema energetico sviluppate nell’ambito di Horizon 2020, Horizon Europe, come lo European Science Cloud, nonché nell’ambito di altri programmi dell’UE, come il Digital Europe Program, quando si tratta di comunicazione e scambio di dati tra inverter e altri componenti, altri apparecchi e la rete elettrica.
I progetti selezionati dovranno contribuire all’iniziativa BRIDGE, partecipare attivamente alle sue attività e stanziare fino al 2% del loro budget a tal fine.[1]partecipino attivamente alle sue attività e destinino fino al 2% del loro budget a tale scopo. Potranno essere presi in considerazione ulteriori contributi all’”Alliance for Internet of Things Innovation” (AIOTI) e ad altre attività pertinenti (ad esempio, cluster di progetti digitali e azioni di coordinamento), se pertinenti.
Condizioni specifiche dell’argomento:
Si prevede che le attività raggiungano il TRL 6-8 entro la fine del progetto – si veda l’Allegato generale B.
Criteri di eleggibilità:
Se i progetti utilizzano dati e servizi di osservazione della terra, posizionamento, navigazione e/o tempistica correlati basati su satelliti, i beneficiari devono utilizzare Copernicus e/o Galileo/EGNOS (possono essere utilizzati anche altri dati e servizi).
Contributo finanziario:
Contributo UE previsto per progetto
La Commissione ritiene che un contributo dell’UE di circa 5 milioni di euro consentirebbe di affrontare adeguatamente questi risultati. Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la selezione di una proposta che richieda importi diversi.
Bilancio indicativo
Il budget totale indicativo per il tema è di 10,00 milioni di euro.
Tipo di azione Azioni di innovazione
Scadenza:
18 aprile 2024 17:00:00 ora di Bruxelles
Ulteriori informazioni:
wp-8-clima-energia-e-mobilità_orizzonte-2023-2024_it.pdf (europa.eu)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
Altri simili: