Beyond the horizon: A human-friendly deployment of artificial intelligence and related technologies
Titolo:
Oltre l’orizzonte: Una diffusione a misura d’uomo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie correlate
Beyond the horizon: A human-friendly deployment of artificial intelligence and related technologies
TOPIC ID:
HORIZON-CL2-2024-TRANSFORMATIONS-01-06
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma Horizon Europe
Obiettivi ed impatto attesi:
Risultato atteso:
I progetti devono contribuire a tutti i seguenti risultati attesi:
– Comprensione e sensibilizzazione sull’attuale diffusione dell’IA e sull’impatto che essa ha sull’economia e sulla società europea, fornendo una verifica della realtà delle capacità/benefici, ma anche dei limiti delle attuali soluzioni di IA e di come questi ultimi vengono attualmente affrontati.
– Sulla base degli insegnamenti tratti da un’implementazione di successo, l’analisi dell’attuazione dei principi etici per un’IA affidabile.
– Capacità strutturalmente rafforzate di prevedere, valutare e gestire le opportunità e le sfide future e a lungo termine associate all’intelligenza artificiale e alle tecnologie correlate.
– Raccomandazioni ben fondate e prioritarie per la politica europea in materia di R&I e in altri settori chiave, volte a :
– Garantire che l’Europa sia pronta a sfruttare le opportunità a vantaggio dei cittadini e della società e, allo stesso tempo, ad affrontare le sfide sollevate dai potenziali sviluppi e impieghi dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie correlate, sulla base della scienza e dell’evidenza, nonché dei diritti umani e dei valori europei.
– Rafforzare la capacità dell’Europa di guidare lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie nel rispetto dei diritti umani e dei valori europei.
Ambito di applicazione:
La storia delle tecnologie di “intelligenza artificiale” (AI) è caratterizzata da grande ottimismo e aspettative, talvolta seguite da delusioni. Tuttavia, di recente abbiamo assistito a una crescita sostenuta dell’interesse e al successo dell’adozione e dell’applicazione dell’IA in una serie di settori significativi come la scoperta di farmaci, i veicoli autonomi, i social media, la robotica industriale e la logistica, per citarne alcuni. Abbiamo assistito a successi significativi nello sviluppo e nella diffusione dell’apprendimento automatico, in particolare per compiti normalmente associati alla percezione umana. Abbiamo anche assistito a successi significativi nell’IA simbolica e logica per problemi che richiedono il ragionamento su vincoli, il ragionamento automatico, la pianificazione, ecc. L’IA ha avuto un impatto significativo nelle arti e nelle discipline umanistiche e i metodi e gli strumenti basati sull’IA stanno diventando sempre più utilizzati in ambito culturale.
Tuttavia, oggi l’insieme delle tecnologie informatiche comunemente denominate intelligenza artificiale, insieme alle tecnologie correlate, ad esempio nei campi della scienza dei dati, delle neuroscienze e delle biotecnologie, mostrano già il potenziale per sconvolgere e incidere sui diritti degli individui e sul benessere delle strutture sociali. Ad esempio, sono stati documentati molti casi in cui le applicazioni basate sull’IA hanno mostrato pregiudizi indesiderati di genere e razziali. I sistemi di IA sono stati (erroneamente) utilizzati per micro-targettizzare e influenzare gli elettori alle elezioni, nonché per creare e diffondere disinformazione e per incidere in altro modo sull’autonomia e sull’agenzia umana. Nello sviluppo dei sistemi di IA sorgono molte questioni etiche, come il loro uso nei dispositivi medici, nelle interfacce cervello-computer, nel ragionamento sullo stato mentale ed emotivo dell’uomo, ecc.
Spesso si teme che le tecnologie dell’IA possano comportare gravi disagi per la società, come una massiccia perdita di posti di lavoro a causa del crescente utilizzo dell’automazione e della robotica, mentre le ricerche dimostrano che l’IA può anche contribuire a colmare le lacune della forza lavoro.
Nel 2018, la Commissione europea ha istituito il Gruppo di esperti di alto livello sull’intelligenza artificiale (HLEG-AI), incaricato di elaborare una serie di linee guida etiche per l’Europa che contribuiscano a garantire che i sistemi di IA siano incentrati sull’uomo e affidabili. L’importanza di un approccio all’IA incentrato sull’uomo è stata una pietra miliare delle politiche dell’UE in questo campo per diversi anni ed è la posizione chiaramente articolata dell’UE. Nell’aprile 2021 la Commissione europea ha pubblicato un progetto pionieristico di legge sull’IA, il primo quadro giuridico sull’IA in Europa, che affronta i rischi potenziali dell’utilizzo dell’IA. Il programma di lavoro Horizon Europe, nell’ambito del Cluster 4, finanzia azioni di ricerca e innovazione correlate sotto il titolo “Leadership nell’IA basata sulla fiducia”.
Il principio comune a tutte queste iniziative dell’UE è costituito da sette requisiti chiave per un’IA affidabile, come proposto dall’HLEG-AI e adottato dalla Commissione europea, nonché dall’importanza di tutelare i diritti fondamentali degli individui
In questo contesto, prima di trovarci di fronte a un “fatto compiuto” in termini di influenza potenzialmente indesiderata dell’IA sulla società e sull’economia europea e per assicurarci che tutto il potenziale benefico della diffusione dell’IA sia pienamente realizzato, dovremmo anticipare e prepararci a scenari possibili e ad alto impatto.
La proposta deve riguardare tutti i seguenti aspetti:
– Contributi decisivi per lo sviluppo di una solida capacità europea sulle implicazioni future e a lungo termine dell’IA per l’uomo e la società, sulla base, se del caso, del precedente lavoro dell’HLEG-AI, di ADRA e dell’attuale sviluppo della legge sull’IA o di altre pertinenti iniziative europee e nazionali sull’IA.
– Un solido approccio scientifico, che fornisca un’analisi approfondita dell’impiego dell’IA e del suo impatto sull’economia e sulla società europea. Tale analisi dovrebbe anche contribuire in modo significativo alla sensibilizzazione su tali implementazioni, fornendo un controllo della realtà delle capacità/benefici, ma anche dei limiti delle attuali soluzioni di IA e di come questi ultimi vengono attualmente affrontati.
– Analisi basata su scenari dei benefici potenziali futuri e a lungo termine per i cittadini e le società, nonché un’analisi delle sfide e delle minacce correlate.
– Su questa base, le proposte per lo sviluppo e la diffusione dell’IA devono garantire un ampio sostegno e un adeguato coinvolgimento di altre iniziative rilevanti in materia di IA, tenendo conto dei principi etici guida e dell’attuale sviluppo della legge sull’IA.
– Le proposte devono adottare un approccio multidisciplinare e intersettoriale e coinvolgere un’ampia gamma di soggetti interessati, tra cui organizzazioni di ricerca, imprese, cittadini, responsabili politici, partenariati pubblico-privati, in particolare il partenariato per l’IA, i dati e la robotica, e altri progetti e iniziative dell’UE in materia di IA.
– Dovrebbero essere proposte azioni politiche europee in ordine prioritario, in particolare nell’area della ricerca e dell’innovazione, ma senza escludere altre aree politiche importanti, che servirebbero a rafforzare la preparazione e la resilienza dell’Europa di fronte ai futuri sviluppi dell’IA e delle tecnologie emergenti correlate, nonché a guidare lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie in una direzione auspicabile.
Le proposte devono basarsi su conoscenze, attività e reti esistenti, come l’HLEG-AI e altre iniziative finanziate dall’Unione europea. Le proposte finanziate devono anche tenere conto delle politiche dell’UE esistenti nel settore, come lo sviluppo della legge sull’intelligenza artificiale e l’eccellenza e la fiducia nell’intelligenza artificiale nell’ambito di Un’Europa pronta per l’era digitale.
Inoltre, le proposte devono cercare sinergie con azioni strettamente correlate, come le azioni di R&I finanziate da Horizon Europe o Horizon 2020.
Criteri di eleggibilità:
Qualsiasi soggetto giuridico, indipendentemente dal suo luogo di stabilimento, compresi i soggetti giuridici di Paesi terzi non associati o di organizzazioni internazionali (comprese le organizzazioni internazionali di ricerca europee ) è ammesso a partecipare (indipendentemente dal fatto che sia ammissibile o meno al finanziamento), a condizione che siano state soddisfatte le condizioni stabilite dal regolamento Horizon Europe e qualsiasi altra condizione stabilita nel tema specifico del bando. Per “soggetto giuridico” si intende qualsiasi persona fisica o giuridica costituita e riconosciuta come tale ai sensi del diritto nazionale, del diritto dell’UE o del diritto internazionale, dotata di personalità giuridica e che può, agendo in nome proprio, esercitare diritti ed essere soggetta a obblighi, oppure un soggetto privo di personalità giuridica. I beneficiari e gli enti affiliati devono registrarsi nel Registro dei Partecipanti prima di presentare la domanda, per ottenere un codice di identificazione dei partecipanti (PIC) ed essere convalidati dal Servizio Centrale di Convalida prima di firmare la convenzione di sovvenzione. Per la convalida, durante la fase di preparazione della sovvenzione, verrà chiesto loro di caricare i documenti necessari che dimostrino il loro status giuridico e la loro origine. Un PIC convalidato non è un prerequisito per presentare una domanda.
Contributo finanziario:
Contributo UE previsto per progetto La Commissione stima che un contributo UE compreso tra 2 e 3 milioni di euro consentirebbe di affrontare adeguatamente questi risultati.
Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la selezione di una proposta che richieda importi diversi.
Bilancio indicativo
Il budget totale indicativo per il tema è di 10,00 milioni di euro.
Tipo di azioni di ricerca e innovazione
Scadenza:
07 febbraio 2024 17:00:00 ora di Bruxelles
Ulteriori informazioni:
wp-5-cultura-creatività-e-società-inclusive_orizzonte-2023-2024_it.pdf (europa.eu)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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