Capabilities for border surveillance and situational awareness
Titolo:
Capacità di sorveglianza delle frontiere e consapevolezza prospettica
Capabilities for border surveillance and situational awareness
TOPIC ID: HORIZON-CL3-2023-BM-01-01
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma Horizon Europe
Obiettivi ed impatto attesi:
Le frontiere esterne dell’Unione europea e dell’area Schengen, da quelle più vicine al Mediterraneo ai confini terrestri esterni dei Paesi nordici, presentano sfide diverse in materia di sorveglianza delle frontiere. Queste differenze possono portare a difficoltà nel monitoraggio efficiente, nella dissuasione delle attività illegali attraverso le frontiere esterne, così come del traffico di esseri umani e dello sfruttamento della migrazione irregolare che evita i valichi di frontiera.
Inoltre, le esigenze delle capacità di sorveglianza delle frontiere possono cambiare nel tempo, spesso solo nell’arco di un anno o di una stagione, e/o consentire di rispondere e adattarsi con un preavviso relativamente breve. Le soluzioni dovrebbero quindi consentire di riorientare le capacità e le risorse di conseguenza (attraverso la portabilità fisica e/o altri approcci).
La cooperazione per la sorveglianza lungo le frontiere richiede compatibilità e interoperabilità tra i sistemi esistenti e quelli previsti. Le soluzioni proposte dovrebbero consentire una maggiore interoperabilità transfrontaliera tra gli operatori dell’UE e dei Paesi associati, tra i sistemi e tra le diverse autorità.
La compatibilità e l’integrazione con il Sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (EUROSUR) è essenziale, e la compatibilità e/o l’utilizzo di altri ambienti di condivisione delle informazioni, compreso l’ambiente comune di condivisione delle informazioni (CISE), costituirebbe un ulteriore vantaggio.
Esempi di tecnologie e approcci che possono essere esplorati dai progetti di ricerca includono (in modo non prescrittivo e non esaustivo): torri di sorveglianza semi-autonome dispiegabili in rete e possibilmente mobili; IoT e connettività mesh avanzata; realtà virtuale e aumentata per una maggiore consapevolezza C2 e situazionale; gestione integrata di RPAS ad ampio raggio; sensori avanzati per la geolocalizzazione; sistemi passivi a bassa energia; intelligenza artificiale.
Le attrezzature e le tecnologie che consentono la sorveglianza delle frontiere dovrebbero contribuire all’efficienza dei costi e dell’energia, limitare l’impatto ambientale ed essere sempre più sostenibili una volta operative in futuro. Questo può essere affrontato, ad esempio, integrando opportunità di economia circolare, apparecchiature autosufficienti, emissioni ridotte e/o impronte ambientali.
Le soluzioni proposte devono includere, in fase di progettazione, la protezione dei diritti fondamentali, come la privacy, e/o l’applicazione di tecnologie che migliorino la privacy. Dovrebbero inoltre garantire la sicurezza della raccolta dei dati, dell’accesso, della crittografia e dei processi di supporto alle decisioni.
Le autorità dell’UE e degli Stati membri dovrebbero pianificare l’adozione dei risultati della ricerca, qualora essa raggiunga gli obiettivi prefissati e sia compatibile con la legislazione applicabile, con il sostegno dello Strumento per la gestione delle frontiere e dei visti (BMVI).
I progetti di ricerca devono prendere in considerazione, basarsi (se appropriato) e non duplicare ricerche precedenti, comprese, ma non solo, quelle condotte da altri progetti del Programma quadro. In particolare, le proposte devono basarsi sui risultati e sulle conclusioni di recenti progetti di ricerca in materia di sicurezza civile finanziati dall’UE, nonché sui progetti del tema HORIZON-CL3-2021-BM-01-01: Maggiore sicurezza e gestione dei confini, dell’ambiente marittimo, delle attività e dei trasporti, grazie a una maggiore capacità di sorveglianza, compreso il supporto aereo ad alta quota e a lunga durata, e ad altre ricerche pertinenti.
Le proposte devono delineare i piani per l’ulteriore sviluppo ai TRL successivi e per l’adozione (industrializzazione, commercializzazione, acquisizione e/o impiego) a livello nazionale ed europeo, nel caso in cui la ricerca raggiunga i suoi obiettivi.
Le proposte presentate nell’ambito di questo tema devono riguardare le priorità della Guardia di frontiera e costiera europea e della sua Agenzia (Frontex). Ciò dovrebbe iniziare dalla definizione dei requisiti e dalla fase di progettazione del lavoro, anche sulla base della tabella di marcia delle capacità dell’EBCG, se disponibile, e dall’impegno con l’Agenzia durante l’attuazione del progetto. Questa prospettiva deve essere considerata e pianificata durante la stesura delle proposte. Le proposte devono prevedere che Frontex osservi i progetti pilota e dimostrativi, con l’obiettivo di facilitare la futura adozione delle innovazioni per la comunità delle guardie di frontiera e costiere. Le sinergie intercomunitarie e tra autorità nell’ambito della sicurezza civile possono essere un vantaggio, ad esempio in relazione alla lotta al crimine e al terrorismo (ad esempio attraverso le frontiere esterne) e alla società resiliente ai disastri (per quanto riguarda i rischi naturali e le catastrofi).
Si prevede che i risultati dei progetti contribuiscano ad alcuni o a tutti i seguenti risultati:
– Aumento delle capacità di sorveglianza delle frontiere, con migliori prestazioni e maggiore efficienza in termini di costi, con protezione dei dati e dei diritti fondamentali in fase di progettazione;
– Migliore sorveglianza delle zone di confine, a sostegno della lotta contro le attività illegali attraverso le frontiere esterne, nonché della sicurezza delle persone e degli operatori nelle zone di confine, anche favorendo l’attraversamento delle frontiere attraverso i valichi di frontiera;
– soluzioni più efficienti e flessibili (anche per quanto riguarda il trasferimento, la riconfigurazione e le capacità di dispiegamento rapido) rispetto alle barriere fisiche per scoraggiare e monitorare gli attraversamenti irregolari delle frontiere al di fuori dei valichi di frontiera.
Criteri di eleggibilità:
Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed enti affiliati) devono:
-essere soggetti giuridici (enti pubblici o privati) avere sede in uno dei Paesi ammissibili, ovvero Stati membri dell’UE (compresi i Paesi e territori d’oltremare (PTOM)) Paesi non UE:
– Paesi SEE elencati e Paesi associati o Paesi che hanno in corso negoziati per un accordo di associazione e in cui l’accordo entra in vigore prima della firma della sovvenzione (elenco dei Paesi partecipanti)
– Paesi in via di adesione,
I beneficiari e gli enti affiliati devono iscriversi al Registro dei partecipanti – prima di presentare la proposta – e dovranno essere convalidati dal Servizio centrale di convalida (REA Validation). Per la convalida, sarà loro richiesto di caricare documenti che dimostrino lo status giuridico e l’origine.
Si applicano le seguenti eccezioni: Si applicano i seguenti criteri di ammissibilità aggiuntivi: Questo tema richiede il coinvolgimento attivo, in qualità di beneficiari, di almeno 2 autorità di guardia di frontiera o costiera di almeno 2 diversi Stati membri dell’UE o paesi associati. Per questi partecipanti, i richiedenti devono compilare la tabella “Informazioni sull’ammissibilità degli operatori” nel modulo di domanda con tutte le informazioni richieste, seguendo il modello fornito nello strumento informatico di presentazione. Se i progetti utilizzano dati e servizi di osservazione della terra, posizionamento, navigazione e/o tempistica correlati basati su satelliti, i beneficiari devono utilizzare Copernicus e/o Galileo/EGNOS (possono essere utilizzati anche altri dati e servizi).
Contributo finanziario:
Contributo UE previsto per progetto La Commissione stima che un contributo UE di circa 7,00 milioni di euro consentirebbe di affrontare adeguatamente questi risultati. Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la selezione di una proposta che richieda importi diversi.
Il budget totale indicativo per il tema è di 7,00 milioni di euro.
Tipo di azione Azioni di innovazione.
Scadenza:
23 Novembre 2023 ore 17.00 CET
Ulteriori informazioni:
wp-6-civil-security-for-society_horizon-2023-2024_en.pdf (europa.eu)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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