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Ricerca prenormativa e standardizzazione negli ecosistemi industriali (CSA)

Pre-normative research and standardisation in industrial ecosystems (CSA)

Titolo:

Ricerca prenormativa e standardizzazione negli ecosistemi industriali (CSA)

Pre-normative research and standardisation in industrial ecosystems (CSA)

TOPIC ID: HORIZON-CL4-2023-HUMAN-01-64

Ente finanziatore:

Commissione europea

Programma Horizon Europe

Obiettivi ed impatto attesi:

L’azione dovrebbe contribuire ai seguenti risultati all’interno e tra gli ecosistemi industriali dell’UE:

– Contribuire al raggiungimento degli obiettivi della politica industriale europea, soprattutto in relazione alle transizioni verdi e digitali (transizioni gemelle) e all’economia circolare;

– Contribuire all’attuazione della roadmap tecnologica industriale del SER per le tecnologie a basse emissioni di carbonio nelle industrie ad alta intensità energetica, ove pertinente;

– Riunire il mondo della ricerca (progetti, università, centri di innovazione, ecc.) con le catene di fornitura e le parti interessate all’interno degli ecosistemi industriali per definire le esigenze e le priorità di standardizzazione, il ruolo della ricerca prenormativa e i contributi da fornire a livello di standardizzazione europea e internazionale;

– definire tabelle di marcia per le attività di pre-normalizzazione nei settori emergenti non ancora coperti dalle attività in corso;

– Stabilire una piattaforma per la diffusione dell’istruzione e della formazione in materia di standardizzazione nell’ambito dei settori industriali identificati.

Ambito di applicazione:

La prima relazione annuale sul mercato unico [SWD(2021) 351 del 5/5/2021] identifica i seguenti ecosistemi industriali:

1 – Aerospazio e Difesa,

2 – Agroalimentare,

3 – Costruzioni,

4 – Industrie culturali e creative,

5 – Digitale,

6 – Elettronica,

7 – Industrie ad alta intensità energetica,

8 – Energia-Rinnovabili,

9 – Salute,

10 – Mobilità-Trasporti-Automotive.

11 – Prossimità, economia sociale e sicurezza civile,

12 – Commercio al dettaglio,

13 – Tessile,

14 – Turismo.

Potranno essere identificati altri ecosistemi o temi trasversali (come i prodotti chimici e i materiali) e la loro delimitazione potrà essere adattata in base ai dialoghi con le parti interessate e all’evoluzione della realtà.

Il Rapporto analizza le loro diverse esigenze e sfide. In particolare, la relazione valuta la rilevanza della normazione in ciascun ecosistema e propone azioni specifiche per superare gli ostacoli esistenti nel mercato unico.

Le azioni dovrebbero riguardare il coordinamento/esecuzione di attività di ricerca prenormativa nei vari ecosistemi, al fine di sfruttare le sinergie tra le parti interessate. L’obiettivo è quello di potenziare le interazioni tra i progetti di ricerca e le attività prenormative nei vari ecosistemi e di aumentare il contributo e la presenza europea nei successivi processi formali di standardizzazione europea e internazionale, in linea con gli obiettivi della strategia di standardizzazione pubblicata dalla Commissione il 2 febbraio 2022 [COM(2022) 31 final]. Nell’ambito dei processi di standardizzazione, particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alla definizione di standard di interoperabilità per la condivisione dei dati all’interno degli ecosistemi e tra di essi, attraverso l’attuazione dei principi dei dati FAIR[2] e facendo leva sulle pratiche già adottate, in particolare quelle degli spazi comuni di dati europei e delle infrastrutture di ricerca europee.

Inoltre, dovrebbe essere sviluppata una strategia per l’istruzione e lo sviluppo delle competenze all’interno degli ecosistemi, associando le parti sociali quando necessario.

Per raggiungere i risultati attesi, la cooperazione internazionale è fortemente incoraggiata.

L’azione dovrebbe basarsi su progetti esistenti o cercare di collaborare con essi e sviluppare sinergie con altre iniziative, programmi di finanziamento e piattaforme europee, nazionali o regionali. In particolare, i CSA che ne deriveranno dovranno garantire una copertura ragionevole all’interno dei loro ambiti e puntare alla cooperazione internazionale, soprattutto con le organizzazioni internazionali di standardizzazione ISO, IEC e ITU, e con organizzazioni simili come l’OCSE.

Criteri di eleggibilità:

Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed enti affiliati) devono:

-essere soggetti giuridici (enti pubblici o privati) avere sede in uno dei Paesi ammissibili, ovvero Stati membri dell’UE (compresi i Paesi e territori d’oltremare (PTOM)) Paesi non UE:

– Paesi SEE elencati e Paesi associati o Paesi che hanno in corso negoziati per un accordo di associazione e in cui l’accordo entra in vigore prima della firma della sovvenzione (elenco dei Paesi partecipanti)

– Paesi in via di adesione,

I beneficiari e gli enti affiliati devono iscriversi al Registro dei partecipanti – prima di presentare la proposta – e dovranno essere convalidati dal Servizio centrale di convalida (REA Validation). Per la convalida, sarà loro richiesto di caricare documenti che dimostrino lo status giuridico e l’origine.

Contributo finanziario:

Contributo UE previsto per progetto La Commissione ritiene che un contributo UE compreso tra 0,50 e 1,00 milioni di euro consentirebbe di affrontare adeguatamente questi risultati. Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la selezione di una proposta che richieda importi diversi.

Budget indicativo

Il budget totale indicativo per il tema è di 8,00 milioni di euro.

Tipo di azione Azioni di coordinamento e di sostegno

Condizioni di ammissibilità  :le condizioni sono descritte nell’Allegato generale B.

Si applicano le seguenti eccezioni: Se i progetti utilizzano dati e servizi di osservazione della terra, posizionamento, navigazione e/o tempistica correlati basati su satelliti, i beneficiari devono utilizzare Copernicus e/o Galileo/EGNOS (possono essere utilizzati anche altri dati e servizi).

Le regole sono descritte nell’Allegato generale G.

Si applicano le seguenti eccezioni: I costi ammissibili assumeranno la forma di un importo forfettario come definito nella decisione del 7 luglio 2021 che autorizza l’uso di contributi forfettari nell’ambito del programma Horizon Europe – il programma quadro per la ricerca e l’innovazione (2021-2027) – e nelle azioni del programma di ricerca e formazione della Comunità europea dell’energia atomica (2021-2025).

Scadenza:

29 Marzo 2023 17:00:00 Brussels time

Ulteriori informazioni:

wp-7-digital-industry-and-space_horizon-2023-2024_en.pdf (europa.eu)

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

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