Improving expertise in the field of industrial relations
Titolo:
Migliorare le competenze nel campo delle relazioni industriali
Improving expertise in the field of industrial relations
Call: SOCPL-2022-IND-REL
Ente finanziatore:
Commissione europea
Direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione
Obiettivi ed impatto attesi:
Obiettivi (risultati attesi) L’obiettivo generale di questo invito è quello di promuovere l’analisi e la ricerca sulle relazioni industriali, sia a livello dell’UE che in termini comparativi (identificando le convergenze e le differenze nei sistemi di relazioni industriali in vigore negli Stati membri dell’UE e nei Paesi candidati), contribuendo e promuovendo lo scambio di informazioni ed esperienze tra le parti attivamente coinvolte nelle relazioni industriali, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo e al rafforzamento delle strutture di relazioni industriali in Europa.
Saranno particolarmente apprezzate le azioni che affrontano i seguenti temi di relazioni industriali (vedi definizione sopra): (1) Il ruolo e il contributo delle relazioni industriali, compreso il dialogo sociale a diversi livelli
– per rispondere alle principali sfide e cogliere le opportunità legate alla transizione verso un’economia neutrale e adattata al clima, all’economia digitale (compresa l’intelligenza artificiale), nonché alla globalizzazione, all’invecchiamento demografico e ai cambiamenti tecnologici;
– per affrontare le sfide occupazionali, sociali ed economiche individuate nel Pilastro europeo dei diritti sociali e nel relativo piano d’azione adottato nel 2021; – per mitigare le conseguenze economiche, occupazionali e sociali della pandemia COVID-19,
– ridurre le disuguaglianze socio-economiche e promuovere l’uguaglianza di genere, anche alla luce della duplice transizione verde e digitale;
– attenuare le conseguenze economiche, occupazionali e sociali dell’invasione della Russia in Ucraina, ad esempio a causa degli elevati prezzi dell’energia, e attenuare l’impatto socio-economico dell’inflazione
(2) l’adattamento del dialogo sociale, in particolare della contrattazione collettiva, ai cambiamenti dell’occupazione e alle sfide legate al lavoro, quali:
– la modernizzazione del mercato del lavoro, la creazione di posti di lavoro e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; l’occupazione nelle PMI;
– le nuove forme di lavoro; la qualità del lavoro (anche nei settori in crescita), l’anticipazione, la preparazione e la gestione del cambiamento e della ristrutturazione (anche nei settori in declino e in trasformazione);
-l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita
– la digitalizzazione (compresa l’intelligenza artificiale);
– transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico, compreso il dialogo a livello aziendale e le transizioni da un posto di lavoro all’altro in contesti locali e regionali; competenze necessarie per la transizione verde; adattamento agli impatti del cambiamento climatico (anche sul mercato del lavoro);
– mobilità del lavoro (all’interno dell’UE), carenza di manodopera e di competenze, migrazione, occupazione giovanile, pari opportunità, salute e sicurezza sul lavoro, modernizzazione dei sistemi di protezione sociale.
(3) Contrattazione collettiva a diversi livelli e territori
– Funzionamento ed effetti del coordinamento della contrattazione collettiva
– Ruolo dei sistemi di contrattazione collettiva nel garantire salari minimi adeguati per tutti i lavoratori dell’Unione europea, alla luce della proposta della Commissione di una direttiva sui salari minimi adottata nel 2020.
Attività finanziabili (ambito di applicazione)
Sono previste le seguenti categorie di azioni:
(1) analisi e ricerca nel campo delle relazioni industriali, come ad esempio
– attività di approfondimento dell’analisi su temi/risultati chiave che sono stati esaminati dalla Commissione europea, come ad esempio i capitoli sul dialogo sociale nelle relazioni sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa (ESDE);
– attività di ricerca sulle relazioni industriali e sul dialogo sociale, come studi, indagini e altre forme di raccolta dati, esercizi di monitoraggio, ricerche d’azione;
– misure per migliorare i dati e la raccolta e l’uso di informazioni (comparative) sui sistemi di relazioni industriali negli Stati membri dell’UE e nei Paesi candidati e sugli sviluppi a livello europeo;
– iniziative per promuovere la consapevolezza delle pratiche efficaci di relazioni industriali, sia a livello nazionale che europeo, anche riunendo gli attori interessati, come il mondo accademico, le parti sociali e i responsabili politici.
(2) Scambio di informazioni ed esperienze tra le parti attivamente coinvolte nelle relazioni industriali, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo e al rafforzamento delle strutture di relazioni industriali in Europa:
– Misure per individuare e scambiare informazioni nel settore delle relazioni industriali, anche attraverso le attività delle reti tra le parti coinvolte nelle relazioni industriali e/o gli esperti.
(3) Azioni per diffondere i risultati di cui sopra attraverso pubblicazioni, tavole rotonde, seminari, conferenze, misure di formazione e strumenti di formazione:
– Le azioni contribuiscono alla futura analisi delle relazioni industriali da parte della Commissione, in particolare nel contesto del semestre europeo e delle relazioni sull’occupazione e lo sviluppo sociale in Europa (ESDE).
Le attività finanziate nell’ambito del presente invito a presentare proposte devono prestare adeguata attenzione alla parità di genere ed evitare la discriminazione.
Deve essere garantito l’accesso alle persone con disabilità.
Criteri di eleggibilità:
Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari, enti affiliati e partner associati) devono:
– essere persone giuridiche (enti pubblici o privati)
– essere stabiliti in uno dei Paesi eleggibili, ossia:
– Stato membro dell’UE.
– Paesi non UE (non applicabile per i coordinatori e i richiedenti singoli): Paesi candidati: Albania, Moldavia, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Turchia, Ucraina.
– Il richiedente singolo deve essere un’organizzazione internazionale.
– Il coordinatore, gli altri beneficiari, gli enti affiliati e i partner associati devono rientrare in una delle seguenti categorie: organizzazioni senza scopo di lucro come università e istituti di ricerca; parti sociali; autorità pubbliche; organizzazioni internazionali, organizzazioni di livello europeo.
– Gli enti affiliati e i partner associati possono far parte di un’unica proposta o di consorzi.
Sono ammissibili alla partecipazione
– Istituzioni educative
– Organizzazioni internazionali
– Autorità locali
– ONG
– Organizzazioni non profit
– Altri beneficiari
– Organismi privati
– Ricercatori/Centri di ricerca/Istituzioni
– Organizzazioni semi-governative
– Imprese statali
– Centri di formazione
Composizione del consorzio – Le proposte presentate da un consorzio devono soddisfare le seguenti condizioni:
Per essere ammissibili come consorzio, le azioni devono includere un coordinatore e almeno un altro beneficiario (beneficiari; non entità affiliate).
Il consorzio deve essere composto da almeno un’università o un istituto di ricerca senza scopo di lucro come coordinatore o altro beneficiario. Questo requisito non si applica se il coordinatore è un’organizzazione internazionale;
Se il coordinatore non è un’organizzazione di livello europeo o internazionale, deve far parte di un consorzio con almeno un’organizzazione (altro beneficiario) di un Paese ammissibile diverso da quello del coordinatore.
Durata
I progetti devono avere una durata compresa tra i 12 e i 24 mesi (le proroghe sono eccezionalmente possibili, se debitamente giustificate e attraverso un emendamento).
Contributo finanziario:
Il budget disponibile per il bando è di 7 300 000 EUR.
Questo budget può essere aumentato di un massimo del 20%.
La Commissione prevede di finanziare tra le 15 e le 30 proposte.
Bilancio del progetto
I budget dei progetti dovrebbero essere compresi tra 150.000 e 650.000 euro per progetto, ma questo non preclude la presentazione/selezione di proposte che richiedano altri importi.
I parametri della sovvenzione (importo massimo della sovvenzione, tasso di finanziamento, costi totali ammissibili, ecc.) saranno stabiliti nella Convenzione di sovvenzione (Scheda tecnica, punto 3 e art. 5). La sovvenzione concessa può essere inferiore all’importo richiesto. La sovvenzione sarà una sovvenzione mista a costi effettivi basata sul bilancio (costi effettivi, con elementi di costo unitario e forfettario). Ciò significa che rimborserà SOLO alcuni tipi di costi (costi ammissibili) e SOLO i costi effettivamente sostenuti per il progetto (NON i costi preventivati). I costi saranno rimborsati al tasso di finanziamento fissato nella Convenzione di sovvenzione (90%). Le sovvenzioni NON possono produrre un profitto (cioè un’eccedenza delle entrate + sovvenzione UE rispetto ai costi). Le organizzazioni a scopo di lucro devono dichiarare le loro entrate e, se c’è un profitto, lo dedurremo dall’importo finale della sovvenzione.
Scadenza:
07/02/2023
Ulteriori informazioni:
call-fiche_socpl-2022-ind-rel_en.pdf (europa.eu)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.