#ineuropaconfurore

Fondo per lo sviluppo di tecnologie e applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things

Titolo:

Fondo per lo sviluppo di tecnologie e applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things

Ente finanziatore:

Ministero dello Sviluppo Economico 

DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE

PNRR

Obiettivi ed impatto attesi:

Il fondo è diretto a sostenere di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione funzionali allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, , anche mediante il paradigma del metaverso. 

 I settori strategici prioritari individuati per l’attuazione dell’intervento sono: a. industria e manifatturiero; 

b. sistema educativo;

 c. agroalimentare; 

d. salute; e. ambiente ed infrastrutture; 

f. cultura e turismo; g. logistica e mobilità; 

h. sicurezza e tecnologie dell’informazione 

i. aerospazio

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things nei settori strategici prioritari

 Nel caso in cui un progetto coinvolga più di una tecnologia tra quelle indicate, il soggetto proponente deve indicare nella domanda di agevolazione quella prevalente. 

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono: 

a) essere presentati da un soggetto di cui all’art. 2 comma 1, nel caso di singolo proponente, ovvero coordinati da uno di essi, nel caso di progetti congiunti; 

b) essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva ubicata sul territorio nazionale; 

c) prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000,00 (cinquecentocentomila/00) e non superiori a euro 2.000.000,00 (duemilioni/00); 

d) essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. 

In relazione all’attività prescelta, la proposta progettuale dovrà prevedere i seguenti output finali: a) per le categorie “ricerca industriale” e “sviluppo sperimentale”, rispettivamente: 

1 – lo studio, la progettazione, la realizzazione e il test di un prototipo in ambiente di laboratorio o, in alternativa, in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota ai fini della convalida delle tecnologie previste dal Fondo; 

2 – la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati; b) per i progetti rientranti nelle categorie “innovazione dell’organizzazione” o di “innovazione di processo”, rispettivamente: i. l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un’impresa; ii. l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software).

Criteri di eleggibilità:

Possono beneficiare delle agevolazioni, di cui al presente decreto, i seguenti soggetti: 

a) le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443; 

b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale; c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’articolo 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b); d) i Centri di ricerca.

 I soggetti possono presentare, anche congiuntamente tra loro e con gli Organismi di ricerca, purché in numero comunque non superiore a cinque, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato. 

Il contratto di rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto alla articolazione e agli obiettivi del progetto. Nel contratto deve emergere una chiara suddivisione delle competenze e devono essere definiti gli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto. Il contratto deve altresì prevedere l’individuazione di un soggetto capofila, che agisca in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero ed Infratel. 

 I soggetti , alla data di presentazione della domanda devono: 

a) essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese; 

b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali; 

c) trovarsi in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati; 

d) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; 

e) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero; 

f) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel Regolamento GBER

Le grandi imprese sono ammissibili alle agevolazioni, in qualità di capofila e/o di coproponenti, soltanto nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con le PMI beneficiarie. Nel caso di progetti di “innovazione dell’organizzazione” e/o “innovazione di processo” che coinvolgono le grandi imprese, le PMI proponenti partecipano alla collaborazione effettiva per almeno il 30 per cento del totale dei costi ammissibili di progetto.

Contributo finanziario:

Le risorse complessivamente disponibili, che ricomprendono gli oneri relativi allo svolgimento delle attività attuative, ammontano a euro 45.000.000,00 (quarantacinquemilioni/00), così ripartite: 

a. 25 milioni di euro per progetti volti a favorire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale; 

b. 10 milioni di euro per progetti volti a favorire lo sviluppo della tecnologia Blockchain; 

c. 10 milioni di euro per progetti di sviluppo delle tecnologie Internet of things (IoT). 

Una quota pari al 60 per cento delle risorse di cui al comma 3, è riservata ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione proposti da PMI e reti di imprese.

Una quota pari al 34 per cento delle risorse finanziarie è riservata a progetti da realizzare nei territori delle Regioni del Mezzogiorno.

Nei limiti stabiliti dall’art. 25 del Regolamento GBER, per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese: 

a. spese del personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto; 

b. costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati; 

c. costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto; 

d. spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto. 

Coerentemente all’art. 29, c. 3 del Regolamento GBER, per le attività inerenti “innovazione dei processi” e “innovazione dell’organizzazione” sono ammissibili alle agevolazioni: 

a. le spese di personale, che non dovranno superare il 60 per cento dei costi totali; 

b. i costi relativi a strumentazione, attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto; 

c. i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato; 

d. le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto. Art. 6 (Agevolazioni concedibili) 

 Le agevolazioni sono concesse, nei limiti stabiliti dagli articoli 25 e 29 del Regolamento GBER ovvero dal Regolamento de minimis, secondo le seguenti intensità massime di aiuto: 

a. per le attività di ricerca industriale: 

i. 70 per cento delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione; 

ii. 60 per cento delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione; iii. 50 per cento delle spese ammissibili per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca. 

b. per le attività di sviluppo sperimentale: 

i. 45 per cento per le imprese di micro e piccola dimensione; 

ii. 35 per cento per le imprese di media dimensione; 

iii. 25 per cento per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.

 c. per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, fermo restando il limite dell’intensità massima di aiuto pari all’80 per cento dei costi ammissibili, è riconosciuta a ciascun partecipante una maggiorazione pari al 15 per cento, in presenza di progetti che prevedono: 

i. una collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una PMI e purché ciascuno dei soggetti proponenti non sostenga da solo più del 70 per cento dei costi complessivi ammissibili, o 

ii. una collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10 per cento dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca. d. per i progetti relativi all’innovazione dei processi e all’innovazione dell’organizzazione: 

1 – 50 per cento dei costi ammissibili per le PMI; ii. 15 per cento per cento per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca. 

Gli aiuti alle grandi imprese sono compatibili purché tali imprese collaborino effettivamente con le PMI nell’ambito dell’attività sovvenzionata e le PMI coinvolte sostengano almeno il 30 per cento del totale dei costi ammissibili

Scadenza:

La domanda di agevolazioni, unitamente alla documentazione elencata all’allegato n. 2, deve essere redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 1 e presentata in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 21 settembre 2022, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet di Infratel (www.infratelitalia.it), mediante la piattaforma dedicata all’iniziativa

Ulteriori informazioni:

Decreto direttoriale 24 giugno 2022 – Fondo intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Modalità e termini per concessione ed erogazione delle agevolazioni (mise.gov.it)

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.

0%

Furore Mascotte #ineuropaconfurore

© 2022 Mario Furore, Non-attached member of the European Parliament - Privacy & Cookie Policy
disclaimer: Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo |
Design by Gianluca di Santo