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Sostenere la transizione energetica pulita del settore commerciale

Supporting the clean energy transition of the business sector

Titolo:

Sostenere la transizione energetica pulita del settore commerciale

Supporting the clean energy transition of the business sector

TOPIC ID: LIFE-2022-CET-BUSINESS

Ente finanziatore:

Commissione Europea

Programma Life

Obiettivi ed impatto attesi:

Negli ultimi anni, gli audit energetici si sono rivelati uno strumento valido per affrontare il divario di informazioni che rappresenta uno dei principali ostacoli all’attuazione di misure di efficienza energetica nelle aziende. A tal fine, l’articolo 8 della Direttiva sull’efficienza energetica ha svolto un ruolo fondamentale nella promozione degli audit energetici negli Stati membri. Tuttavia, come evidenziato in un recente studio pubblicato dal CINEA, i risparmi energetici effettivamente conseguiti dalle aziende a seguito di un audit energetico rimangono ancora limitati. Ulteriori barriere da superare possono essere rappresentate dalla limitatezza dei finanziamenti, delle risorse umane e delle competenze. Uno dei fattori abilitanti che possono giocare un ruolo positivo nell’adozione delle raccomandazioni sugli audit energetici è la facilitazione di servizi di supporto strutturati e adattati alle specificità delle aziende. Infatti, a seconda del settore di mercato, dell’intensità energetica, delle dimensioni e/o del territorio, esse possono richiedere un supporto diverso per poter implementare misure di efficienza e, se del caso, passare a fonti di energia rinnovabili. Anche gli standard internazionali ed europei sugli audit energetici e sulle competenze degli auditor energetici possono svolgere un ruolo positivo nel garantire che gli audit energetici siano di alta qualità e che le loro raccomandazioni possano essere trasmesse come proposta strategica al management.

Inoltre, come evidenziato anche nella Nuova Strategia Industriale, il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 richiederà una piena mobilitazione e una più profonda cooperazione tra tutti gli attori che operano nelle diverse catene del valore. L’esposizione ai prezzi dell’energia, l’aumento della concorrenza globale e i potenziali rischi di transizione legati all’evoluzione della normativa, della domanda di mercato e dei criteri di approvvigionamento degli acquirenti/fornitori stanno aumentando la pressione sulle imprese dell’UE. Per aumentare la resilienza, la competitività e l’attrattiva del mercato, le aziende dovrebbero operare sempre più in catene del valore sostenibili a livello locale, nazionale ed europeo.

L’obiettivo generale di questo tema è quello di incrementare l’adozione di misure di efficienza energetica efficaci dal punto di vista dei costi e, se del caso, di energie rinnovabili e pompe di calore da parte delle aziende dell’UE, attraverso l’implementazione di audit energetici e di misure suggerite O attraverso l’impegno in modelli di business sostenibili.

Ambito di applicazione:

Le proposte devono riguardare uno dei due ambiti indicati di seguito. L’ambito di intervento deve essere chiaramente specificato nell’introduzione della proposta.

Ambito A: Promuovere un ecosistema favorevole agli audit energetici

Questo ambito mira a promuovere l’ecosistema degli audit energetici per sostenere l’attuazione da parte delle aziende delle misure economicamente vantaggiose raccomandate dagli audit energetici.

Le proposte devono essere chiaramente incentrate su uno dei seguenti temi:

adozione delle raccomandazioni degli audit energetici. Le proposte devono fornire servizi di supporto integrati su misura per ogni azienda partecipante (ad esempio, scansione energetica e/o audit energetico dettagliato se non disponibile, quantificazione dei benefici non energetici, sviluppo di concetti di investimento, accesso a finanziamenti pubblici/privati, consulenza tecnica, follow-up) al fine di attuare le misure raccomandate a breve, medio o lungo termine identificate nell’audit energetico. A livello locale, se pertinente, le proposte dovrebbero anche prevedere un supporto operativo a gruppi di imprese (ad esempio, aggregazione e sviluppo di progetti, benchmark settoriali/locali, attività di appalto congiunte, contatti con ESCO e investitori privati).

Audit energetici di alta qualità. In linea con le disposizioni proposte dalla rifusione della EED, le proposte dovrebbero sostenere il miglioramento dei quadri nazionali ed europei per gli audit energetici. Ciò comprende criteri minimi che riflettano le migliori pratiche, che tengano conto dei benefici non energetici e che supportino le decisioni di investimento, ma anche schemi di certificazione e/o qualificazione equivalente per gli auditor energetici, nonché programmi di formazione adeguati basati su una solida analisi delle carenze di competenze a livello nazionale. Dovrebbero essere presi in considerazione anche meccanismi di controllo e sistemi di monitoraggio/follow-up per la qualità degli audit, nonché la centralizzazione e l’armonizzazione dei dati provenienti dagli audit, come ad esempio la creazione di banche dati sugli audit energetici a livello nazionale, regionale o locale. Le attività dovrebbero coinvolgere le organizzazioni nazionali responsabili degli audit energetici (ad esempio, le agenzie per l’energia), gli organismi professionali e di accreditamento e altri soggetti interessati. Oltre alla progettazione di raccomandazioni, si incoraggiano le proposte per avviare l’attuazione entro la durata dell’azione.

Oltre ad affrontare una delle questioni sopra elencate, le proposte potrebbero anche riguardare il miglioramento della cultura energetica aziendale per facilitare l’adozione delle raccomandazioni degli audit energetici e delle misure successive. Le attività dovrebbero innescare un cambiamento di comportamento a livello aziendale presentando l’importanza commerciale dell’attuazione di misure concrete come criteri di approvvigionamento sostenibili, gestione verde e intrapreneurship, iniziative verdi interne dal basso verso l’alto, sistemi di gestione dell’energia con un chiaro miglioramento delle prestazioni energetiche.

Ambito B: Liberare l’efficienza energetica e il potenziale rinnovabile a livello di catena del valore

Le proposte che rientrano in questo ambito devono promuovere l’adozione di misure di efficienza energetica da parte del mercato, compreso l’uso di energie rinnovabili e l’impiego di pompe di calore a livello di catena del valore.

Le proposte dovranno svolgere attività volte a stimolare l’interesse, la consapevolezza, la conoscenza e il know-how (ad esempio attraverso l’organizzazione di tavole rotonde a livello settoriale o territoriale) sui molteplici benefici ottenibili da approcci collaborativi tra grandi e piccole imprese che operano nella stessa catena del valore (ad esempio, riduzione dei costi operativi/transazionali, mitigazione dei rischi legati all’energia, accesso più facile ai finanziamenti, proposta di valore più forte).

Inoltre, i candidati devono identificare, studiare e convalidare modelli di business economicamente validi (basati sull’interazione concreta delle aziende partecipanti) che dimostrino la rilevanza di un approccio alla catena del valore in termini di creazione di valore per ogni attore coinvolto (ad esempio, acquirenti/fornitori/utenti finali), nonché per affrontare il potenziale non sfruttato dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili in ogni fase del processo (da monte a valle).

Le attività proposte devono essere incentrate sul coinvolgimento delle aziende che operano nella stessa catena del valore; si deve prevedere il coinvolgimento di ulteriori soggetti interessati (ad esempio organizzazioni industriali, moltiplicatori, operatori finanziari, ESCO, autorità pubbliche) per massimizzare l’effetto di ricaduta degli approcci alla catena del valore a livello locale, nazionale ed europeo. Le proposte devono dimostrare un alto grado di replicabilità e includere un chiaro piano d’azione per comunicare le esperienze, i fattori critici di successo e i risultati agli attori e agli stakeholder della catena del valore in tutta l’UE.

Inoltre, potrebbero essere sviluppati meccanismi di benchmarking e sistemi di monitoraggio, incentrati sull’uso dell’energia a livello di catena del valore, per sostenere la formulazione di raccomandazioni politiche/normative volte ad accelerare la transizione energetica pulita del settore commerciale verso gli obiettivi climatici ed energetici dell’UE per il 2030 e il 2050.

Impatto previsto:

Le proposte devono portare a una maggiore adozione di misure di efficienza energetica e di energie rinnovabili efficaci sotto il profilo dei costi nei settori dell’industria e dei servizi.

Solo per l’ambito A: le proposte dovrebbero migliorare l’efficacia e in particolare il rapporto costo-efficacia degli audit energetici nella realizzazione di investimenti in efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili, grazie a una maggiore adozione delle misure raccomandate dagli audit energetici e, se del caso, a una maggiore qualità degli audit energetici, a schemi di certificazione e accreditamento armonizzati per gli auditor e a un migliore monitoraggio degli audit energetici. Le proposte devono contribuire a una migliore attuazione dell’art. 8 della Direttiva sull’efficienza energetica. 8 della Direttiva sull’efficienza energetica.

Le proposte devono quantificare i loro impatti utilizzando gli indicatori elencati di seguito, se pertinenti, e altri indicatori di performance specifici per il progetto:

– Misure di audit energetico implementate dalle aziende e relativi investimenti in efficienza energetica.

– Aziende che beneficiano del supporto diretto.

– Personale delle aziende che ha migliorato le proprie competenze/conoscenze.

– Contributo a una migliore attuazione dell’art. 8 della EED. 8 della EED.

– Miglioramento dei quadri nazionali.

Solo per l’ambito B: le proposte devono dimostrare la rilevanza degli approcci alla catena del valore per aumentare la sostenibilità, la resilienza e la competitività delle aziende; dimostrare la fattibilità economica degli approcci collaborativi per rendere più ecologiche le catene del valore; mettere a disposizione degli attori del mercato dati sull’uso dell’energia nella catena del valore; proporre parametri di riferimento e standard, nonché miglioramenti normativi e politici.

Le proposte devono quantificare i loro impatti utilizzando gli indicatori elencati di seguito, se pertinenti, e altri indicatori di performance specifici del progetto:

– Numero di stakeholder del mercato che hanno migliorato le competenze/conoscenze/consapevolezza/know-how sul ruolo delle catene del valore sostenibili nel promuovere la transizione energetica pulita del settore commerciale.

– Numero di aziende e catene del valore coinvolte nell’esplorazione di collaborazioni energetiche.

– Per entrambi gli ambiti A e B: le proposte devono quantificare gli impatti utilizzando gli indicatori elencati di seguito:

– Risparmio di energia primaria innescato dal progetto (in GWh/anno).

– Generazione di energia rinnovabile innescata dal progetto (in GWh/anno).

– Investimenti in energia sostenibile innescati dal progetto (cumulativi, in milioni di euro).

– Gli impatti delle proposte devono essere dimostrati durante il progetto ed entro 5 anni dalla sua conclusione.

Criteri di eleggibilità:

Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed enti affiliati) devono: 

-essere soggetti giuridici (enti pubblici o privati) avere sede in uno dei Paesi ammissibili, ovvero Stati membri dell’UE (compresi i Paesi e territori d’oltremare (PTOM)) Paesi non UE: 

– Paesi SEE elencati

Paesi in via di adesione, 

 I beneficiari e gli enti affiliati devono iscriversi al Registro dei partecipanti – prima di presentare la proposta – e dovranno essere convalidati dal Servizio centrale di convalida (REA Validation). Per la convalida, sarà loro richiesto di caricare documenti che dimostrino lo status giuridico e l’origine. 

Le proposte devono essere presentate da almeno 3 richiedenti

(beneficiari, non entità affiliate) di 3 diversi Paesi ammissibili.

Schema di finanziamento:

Il budget disponibile per il bando è di 6 milioni  di euro

La Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo dell’UE fino a 1,5 milioni di euro consentano di affrontare in modo adeguato gli obiettivi specifici. Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la selezione di proposte che richiedano altri importi.

Tasso di finanziamento: Sovvenzioni per altre azioni (OAG) – 95% 

Scadenza:

16 Novembre 2022

Ulteriori informazioni:

call-fiche_life-2022-cet_en.pdf (europa.eu)

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
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