Avviso pubblico per il finanziamento di progetti di informazione e sensibilizzazione rivolti alla prevenzione della violenza maschile contro le donne e per la promozione di buone pratiche nelle azioni di presa in carico integrata da parte delle reti operative territoriali antiviolenza delle donne vittime di violenza maschile
Titolo:
Avviso pubblico per il finanziamento di progetti di informazione e sensibilizzazione rivolti alla prevenzione della violenza maschile contro le donne e per la promozione di buone pratiche nelle azioni di presa in carico integrata da parte delle reti operative territoriali antiviolenza delle donne vittime di violenza maschile
Ente finanziatore:
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Obiettivi ed impatto attesi:
Gli interventi previsti dal presente Avviso sono finalizzati a potenziare le azioni già intraprese a livello nazionale e territoriale in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere, mediante azioni di promozione della cultura della parità di genere tra donne e uomini e azioni di rafforzamento delle reti operative territoriali antiviolenza che forniscono sostegno ed assistenza alle donne vittime di violenza.
Verranno finanziati progetti che da un lato propongano modalità efficaci ed innovative per promuovere il cambiamento culturale ed affermare i valori delle pari opportunità ed il superamento degli stereotipi di genere alla base della violenza e, dall’altro progetti tesi a rafforzare le reti operative territoriali antiviolenza, con il più ampio coinvolgimento di tutti gli stakeholders pubblici e del privato sociale che operano sul territorio. 4. Le proposte progettuali dovranno generare un valore aggiunto nella governance nazionale e territoriale di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, al fine di garantire il rispetto degli obblighi previsti dalla Convenzione di Istanbul e delle priorità del “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023”.
L’Avviso è finalizzato al finanziamento dei progetti nelle seguenti Lineediintervento:
A. Progetti per la programmazione e realizzazione di azioni di sensibilizzazione e comunicazione, nonché di interventi educativi, tesi alla prevenzione del fenomeno della volenza di genere attraverso il contrasto degli stereotipi di genere, la promozione di una cultura del rispetto tra uomo e donna, la stigmatizzazione della violenza di genere con particolare riferimento ai modelli sociali;
B. Progetti per potenziare le reti operative territoriali antiviolenza nelle attività di presa in carico integrata delle donne vittime di violenza maschile e dei loro figli minori, al fine di promuovere l’adozione di procedure standardizzate, tali da essere prese come riferimento e riprodotte come buone pratiche a livello nazionale, al fine di colmare i divari territoriali dei servizi specializzati nell’assistenza delle vittime di violenza.
Criteri di eleggibilità:
1. Linea di intervento A. Progetti per la programmazione e realizzazione di azioni di sensibilizzazione e comunicazione, nonché di interventi educativi, tesi alla prevenzione del fenomeno della volenza di genere attraverso il contrasto degli stereotipi di genere, la promozione di una cultura del rispetto tra uomo e donna, la stigmatizzazione della violenza di genere con particolare riferimento ai modelli sociali. Possono partecipare, in forma singola o associata: a. Enti territoriali: Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni; b. Scuole statali, paritarie e non paritarie; c. Servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia statali, paritarie e non paritarie; d. Università pubbliche o private; e. Enti pubblici, esclusi gli Enti pubblici economici; f. Enti no profit (a titolo esemplificativo: Associazioni, Fondazioni, Comitati, Onlus, Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Soggetti della cooperazione allo sviluppo, Associazioni sportive dilettantistiche, Associazioni di promozione sociale, Circoli di cultura cinematografica e teatrale);
2. Linea di intervento B. Progetti per potenziare le reti operative territoriali antiviolenza nelle attività di presa in carico integrata delle donne vittime di violenza maschile e dei loro figli minori, al fine di promuovere l’adozione di procedure standardizzate, tali da essere prese come riferimento e riprodotte come buone pratiche a livello nazionale, al fine di colmare i divari territoriali dei servizi specializzati nell’assistenza delle vittime di violenza. Possono partecipare, esclusivamente in forma associata: a) Soggetti titolari dei Centri antiviolenza quali: a1. Enti locali; a.2. Associazioni e Organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere. Inoltre, le Associazioni e le Organizzazioni devono essere censite dalla propria Regione di appartenenza e quindi essere in possesso dei requisiti di cui all’Intesa del 27 novembre 2014 tra il Governo e le Regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e le autonomie locali, relativa ai requisiti minimi dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio e avere nel loro Statuto o nell’Atto Costitutivo i temi del contrasto alla violenza di genere, del sostegno, della protezione e dell’assistenza delle donne vittime di violenza e dei loro figli quali finalità esclusive o prioritarie, coerentemente con quanto indicato con gli obiettivi della Convenzione di Istanbul, ovvero dimostrare una consolidata e comprovata esperienza almeno quinquennale nell’impegno contro la violenza alle donne; b) Enti territoriali: Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni; c) Altri soggetti che concorrono all’operatività delle reti operative territoriali antiviolenza, quali, a titolo esemplificativo: Case Rifugio, Servizi sociali, Aziende Sanitarie, Forze dell’ordine, Autorità giudiziarie, Centri per l’impiego, Scuole, Università, Enti no profit, Enti pubblici non economici;
3. Per la Linea di intervento B., al fine di favorire la creazione di reti a livello territoriale, le proposte progettuali dovranno essere presentate da un partenariato formato da almeno due dei soggetti di cui alle lettere a), b), c) del comma 2 del presente articolo, con la partecipazione necessaria, in qualità di Capofila o di associato, di almeno uno dei soggetti di cui alla lettera a).
4. In caso di partecipazione in forma associata, i proponenti si impegnano a costituirsi in Associazione Temporanea di Scopo (ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato; in quest’ultimo caso, i soggetti attuatori dovranno dichiarare l’intenzione di costituire l’ATS e indicare il soggetto Capofila sin dal momento della presentazione del progetto.
5. Ciascun soggetto può presentare un progetto in qualità di Capofila ed essere associato al massimo in un altro progetto all’interno della stessa Linea di intervento.
6. E’ consentita la presentazione di lettere di adesione al progetto da parte di altri soggetti, anche rientranti nelle categorie di cui ai commi precedenti. Tale adesione deve essere comprovata allegando alla proposta progettuale una lettera di intenti, firmata dal legale rappresentante, nella quale viene formalizzato il sostegno all’iniziativa.
7. Le attività progettuali dovranno essere svolte esclusivamente dal soggetto proponente, in forma singola o ATS, non essendo ammesso l’affidamento a soggetti terzi delle attività medesime.
Schema di finanziamento:
Alla realizzazione delle Linee di intervento di cui al precedente articolo 2, è destinato un finanziamento complessivo pari ad euro 5.000.000,00 (cinquemilioni/00), a valere sulle risorse del Bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari opportunità.
Le risorse finanziarie saranno assegnate ai progetti che saranno giudicati idonei sulla base della graduatoria risultante dal punteggio attribuito dalla Commissione di valutazione
La richiesta di finanziamento per ciascun progetto dovrà essere compresa tra il limite minimo di euro 50.000,00 (cinquantamila/00) ed il limite massimo di euro 200.000,00 (duecentomila/00).
Scadenza:
La domanda di partecipazione (Allegato 1) e la proposta progettuale (Allegato 2) dovranno essere trasmesse a decorrere dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul sito istituzionale: sezione “Avvisi e Bandi”, nonché nella sezione “Pubblicità legale” del sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri www.governo.it entro e non oltre le ore 12:00 del 3 maggio 2022, a pena di irricevibilità.
Per accedere al finanziamento di cui al presente Avviso, la domanda dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente, con firma in corso di validità, e deve essere presentata esclusivamente via PEC, a pena di esclusione, all’indirizzo: Avvisoviolenza2022@pec.governo.it, unitamente alla documentazione di cui al comma 5 del presente articolo.
La domanda dovrà essere trasmessa esclusivamente, a pena di esclusione, da un indirizzo di posta elettronica certificata intestato al soggetto proponente o al Capofila in caso di ATS.
Ulteriori informazioni:
AVVISO-VIOLENZA.pdf (pariopportunita.gov.it)
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
disclaimer:
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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