Dici Erasmus e pensi ai giovani. Agli scambi culturali, agli infiniti punti di incontro tra stili diversi. Che negli anni ci hanno reso tutti più uguali, più uniti, più vicini. Più europei.
E per il periodo temporale compreso tra il 2021 e il 2027, ci sono grandi progetti in cantiere.
Rafforzare l’identità grazie ad istruzione e cultura, creando, entro il 2025 uno spazio europeo dell’istruzione, in cui l’apprendimento non sia limitato da alcun confine. Una realtà nella quale sarà praticamente una regola trascorrere un periodo in un altro stato membro, ai fini di studio o apprendimento in qualsiasi forma o contesto. E in cui, ai nostri ragazzi, verrà naturale parlare due lingue oltre alla propria.
Come?
La Commissione Europea intende potenziare l’attuale Erasmus+, stanziando una cifra vicina ai 26 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. E destinando, per esempio, 700 milioni di euro a DiscoverU, una nuova iniziativa che offrirà ai giovani l’opportunità di scoprire altri paesi dell’Unione Europea.
L’obiettivo è quello di garantire l’accessibilità al programma Erasmus ad un numero più elevato di persone, triplicando i partecipanti e al tempo stesso introducendo incentivi e misure qualitative che consentano di includere studenti sparsi sul territorio europeo e che beneficiano di minori opportunità.
È un programma ambizioso e strutturato, che coinvolge tre ambiti sempre attualissimi: l’istruzione, la gioventù e lo sport. Tutti prevedono azioni chiave ed obiettivi pianificati a monte, che sono:
-Mobilità ai fini dell’apprendimento: riguarda studenti e personale dell’istruzione superiore, della formazione professionale, degli alunni e del personale giovane ed adulto delle scuole, degli allenatori e del personale sportivo, dei giovani e degli animatori giovanili.
La cooperazione tra organizzazione ed istituti (partnership tra le università europee, cooperazione per gli scambi di prassi, piattaforme per l’apprendimento e la collaborazione virtuale anche degli adulti, eventi sportivi senza scopo di lucro per consolidare la dimensione europea dello sport.)
Il sostegno allo sviluppo delle politiche e alla cooperazione ( preparazione ed attuazione dell’agenda politica dell’Unione Europea nei tre settori, istruzione, gioventù e sport, dialogo politico e cooperazione tra i portatori di interesse chiave, come le reti a livello di Unione Europea e le organizzazioni internazionali anche non governative nel settore dell’istruzione e della formazione. Cooperazione con altri strumenti dell’Unione Europea e sensibilizzazione sulle priorità e sui risultati delle politiche europee, compresi premi e riconoscimenti sportivi).
Sempre in tema di istruzione, inoltre, l’Unione Europea sostiene già da tempo insegnamento, apprendimento, ricerca e dibattiti in materia di integrazione attraverso le operazioni Jean Monnet. Diverse istituzioni hanno ricevuto sostegno perseguendo finalità di interesse europeo, e tra esse, ad esempio, c’è l’istituto universitario europeo di Firenze. Altre si apprestano a farlo.
Insomma, Erasmus era già un meccanismo assai collaudato. Il fiore all’occhiello della programmazione europea. Ma nei prossimi mesi le opportunità per tutti gli studenti si moltiplicano. E studiare, formarsi e lavorare in un altro paese membro sarà sempre più facile.
Per scaricare la presentazione del programma europeo ERASMUS, in formato pdf, clicca qui.
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